MotoGP
MotoGP, Poncharal: «Zarco soffre la pressione»
Il manager della Yamaha Tech3 spiega i motivi del periodo no in cui si sono imbattuti, puntando il dito sull’eccessiva pressione nei confronti di Zarco
A pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca. Non si sa con certezza se questo sia il caso, tuttavia da quando le strade si sono divise, dopo più lustri, tra il team Tech3 e la Yamaha, le prestazioni della squadra francese sono in declino. Anche leggendo le dichiarazioni del manager del team satellite transalpino il dubbio viene, visto che ha dichiarato che da inizio stagione la casa dei tre diapason non porta più sviluppi e modifiche alla moto non ufficiale, a differenza di ciò che succede con la Yamaha ufficiale. Già in questo momento Rossi e Vinales non possono beneficiare di un prodotto all’altezza delle loro ambizioni, figuriamoci senza migliorie da mesi e mesi.
L’obiettivo di Zarco e Tech3 è quello di limitare i danni fino a fine stagione, per poi buttarsi a capofitto nella scommessa KTM il prossimo anno. Vedremo come andrà, nel frattempo la casa nipponica pare confortarsi con l’imminente arrivo della nuova scuderia satellite, ovvero con l’entrata in scena dei malesi e della Petronas.
Ecco le dichiarazioni ufficiali di Hervé Poncharal sulla situazione delicata che sta percorrendo il suo team e Zarco nello specifico: «La radice del periodo buio credo sia nella testa di Johann, l’anno scorso era un rookie e le pressioni non erano così esagerate. In questa stagione, invece, quando dopo Jerez era secondo in campionato, le sue ambizioni e l’attenzione su di lui erano troppo alte». All’inizio della stagione tutto sembrava facile, tutto veniva con naturalezza. Ma dopo la sua caduta a Le Mans, tutto si è capovolto, ha perso convinzione. Dobbiamo ammettere che viviamo una situazione che ricorda quella del 2017 ma al contrario, alcuni tifosi ci chiedono che cosa stia accadendo e capisco la loro rabbia, pensando ai bei risultati dei primi gran premi. Quarto in campionato su una moto satellite però non è così male. Abbiamo davanti le moto ufficiali Factory che possono beneficare delle novità Yamaha, mentre il nostro prodotto è senza aggiornamenti dal Qatar. Non è una scusa, è la verità».