MotoGP
MotoGP, quante cadute nel 2017 per Aprilia e Honda!
La casa di Noale è quella con più scivolate in media, 25 per pilota. Il dato di Honda è doppio rispetto a quello di Yamaha, ma pesa la ‘variabile’ Marquez
Un pilota Aprilia cade, in media, circa il triplo delle volte di un pilota Yamaha; chi è in sella ad una Honda invece si trova a terra circa il doppio delle volte rispetto a chi guida una moto della casa di Iwata. Sono questi alcuni dei dati più interessanti che emergono dall’analisi dei numeri riferiti al computo delle cadute dei vari team nella stagione 2017. Come sempre la Dorna ha tenuto conto di tutte le scivolate e guardando semplicemente il valore assoluto la Casa che ha visto le sue moto finire a terra il maggior numero di volte durante la stagione è la Ducati, ben 97. Il ragionamento però non è così semplice, perché il numero di moto schierato in pista per ogni marchio è diverso; bisogna quindi calcolare il dato medio di cadute per ogni Casa, così da avere una statistica più precisa. Facendo questo passaggio ecco che il dato della Ducati si abbassa di molto: con ben 8 moto in pista le 97 scivolate diventano 12.1 cadute in media per moto in tutta la stagione; un dato assolutamente accettabile. Chi invece mostra numeri preoccupanti è l’altra casa italiana, l’Aprilia, che con 50 cadute suddivise tra due piloti ha il poco gradito primato di 25 cadute di media a stagione. Non a caso il pilota più ‘falloso’ della stagione è stato Sam Lowes, con ben 31 scivolate.
La comparazione più interessante da fare su questi numeri è probabilmente quella tra Honda e Yamaha; i due storici costruttori rivali giapponesi mostrano numeri opposti, con le moto della casa dell’ala dorata che hanno una media di 16.8 crash a stagione, il doppio di quelle della scuderia di Iwata, il cui dato è il più basso di tutta la griglia, appena 8.8. A vincere i titoli però sono quelli di Tokyo. Da cosa dipende questa disparità? La Honda è più difficile da guidare o semplicemente i tanti problemi della Yamaha in stagione hanno costretto ai piloti di spingere di meno sul gas, limitando di fatto il rischio di scivolate? Difficile dirlo con esattezza: di certo però a pesare molto c’è il fattore Marquez. Il fenomeno di Cervera ha sdoganato un nuovo modo di correre: Marc di fatto utilizza le prove libere per cercare il limite suo e della moto in ogni pista e per trovarlo spesso la sua strategia è quella di spingere fino a volare per terra. Non a caso delle 84 cadute fatte registrare in tutti i weekend di gara dai 5 piloti Honda, ben 27 portano la sua firma: si tratta del 32.1%, praticamente 1/3 del totale. I numeri di Yamaha poi mostrano un’altra verità incontrovertibile del motociclismo contemporaneo: per vincere ormai non è più così importante avere una moto che ti permette di non cadere mai. La cosa fondamentale è riuscire, durante il fine settimana, a settare il mezzo in modo tale da non cadere in gara e in questo aspetto Marc Marquez e la Honda sono ancora i migliori.
Questa la classifica complessiva delle cadute* per ogni costruttore nel 2017:
Aprilia: 50 cadute durante la stagione / 2 moto = 25.0 (cadute per ogni moto)
Honda: 84 cadute / 5 moto = 16.8
Suzuki: 25 cadute / 2 moto = 12.5
Ducati: 97 cadute / 8 moto = 12.1
KTM: 18 cadute / 2 moto = 9.0
Yamaha: 35 cadute / 4 moto = 8.8
*Non sono conteggiate le cadute delle wild card