MotoGP
MotoGP, Rossi: «Abbiamo perso troppo tempo con la moto 2017»
Intervistato su Radio Deejay Valentino ha spaziato dalle due alle quattro ruote: «La Yamaha del prossimo anno nascerà dalla base 2016. In futuro mi piacerebbe correre la 24 ore di Le Mans»
Passato, presente e futuro: dai tanti trionfi in carriera, alla paura del ritiro, fino alla sua vita post MotoGP. E’ stato un Valentino Rossi in gran forma quello protagonista su Radio Deejay, nella popolare trasmissione “Deejay Chiama Italia” condotta dalla coppia Linus–Nicola Savino. Il Dottore si è prestato all’intervista raccontando le tante difficoltà vissute in questo 2017, dai problemi con la moto all’infortunio patito in allenamento, con la frattura di tibia e perone che lo ha costretto a saltare l’appuntamento di Misano: «E’ stata una stagione difficile: mi sono rotto tibia e perone e questo non è farsi male, è farsi molto male. E’ proprio rompersi una gamba. Mi era già capitato nel 2010 al Mugello e quindi sapevo che cosa aspettarmi: ero disperato per il dolore che mi aspettava nei mesi successivi e per il fatto che così avevo perso tutte le speranze di vincere il mondiale. Ero ancora in lotta, come punti eravamo tutti vicini anche se ero comunque pessimista per le prestazioni della moto».
Proprio i costanti problemi della M1 sono stati la spina nel fianco per Rossi e Viñales durante tutto il campionato scorso, nonostante l’ottimo avvio di stagione di Maverick: «Viñales è arrivato dalla Suzuki ed è andato subito forte mentre io facevo fatica. Ho pensato che magari non ero in forma io e così abbiamo continuato sul progetto 2017, ma è stato un errore. Abbiamo perso un sacco di tempo. La moto faticava soprattutto in condizioni di temperature elevate e scarso grip. Le prime gare hanno nascosto il problema ma quando siamo arrivati a Jerez sono iniziati i guai». Conseguenza logica di questa crisi di competitività è che la Casa di Iwata voglia ripartire per la M1 versione 2018 dalla base del 2016: «I test sono andati bene, abbiamo provato con il vecchio telaio e siamo tutti d’accordo che la versione del 2017 sia la peggiore. Adesso non ci resta che aspettare e verificare la moto nuova. Da qui a febbraio la Yamaha deve fare il salto di qualità lavorando sul telaio e sul motore».
Vale poi è tornato sul tema del suo ritiro, che lo spaventa, come ha già spiegato in un’altra recente intervista, ma che sicuramente spaventa molto anche chi gestisce il Motomondiale: «La MotoGP senza di me? Qualcuno dei miei avversari sarà felice…Non so perché ho così tante attenzioni nel paddock, credo sia un insieme di cose: ho avuto una carriera lunga e ho vinto tanto. La gente si è un po’ innamorata, tanti che non seguivano questo mondo hanno iniziato a guardare le moto grazie a me». Quando avrà abbandonato la MotoGP però Rossi non vuole lasciare del tutto il motorsport: «Dopo le moto avrò ancora una decina di anni per correre in macchina. Mi piacerebbe fare qualche rally e poi anche correre su pista, magari fare la 24 Ore di Le Mans. Ci correrà Alonso che sta con la mia ex fidanzata? Magari allora la posso correre con lui, così poi usciamo insieme a cena…». La chiusura dell’intervista è sul lato sentimentale: «No, adesso non sono fidanzato. È difficile conciliare la vita del pilota con le morose. Diciamo che sono felicemente sposato con la moto e lei ricambia, per ora va tutto bene!».