Nonostante manchi ancora un Gran Premio al termine della stagione, quello fra due weekend a Valencia, il 2019 si può già decisamente considerare come un’annata fallimentare per Valentino Rossi. Due soli podi e un terzo posto in classifica piloti, ormai, aritmeticamente, irraggiungibile: settimo a 166 punti, il Dottore ha infatti un distacco di 28 punti da Alex Rins, a quota 194. Una stagione ricca di stenti e difficoltà con la sua Yamaha M1 che hanno impedito, quanto meno, di replicare il gradino più basso del podio conquistato nel 2018. Peggio di così, soltanto nel 2011, quando in Ducati riuscì a salire sul podio soltanto in un’occasione, arrivando settimo a 139 punti.
Proprio per evitare che la prossima stagione, forse l’ultimo o forse no, possa essere simile a questa, Rossi ha optato per un deciso cambio di rotta, scegliendo di sostituire Silvano Galbusera, con il nuovo e più giovane capotecnico David Munoz. Una decisione non semplice ma necessaria che, stando alle parole dello stesso Valentino, sarebbe potuta arrivare anche nel corso dell’odierno campionato: «Avrei potuto anticipare il tutto ma ho preferito non fare le cose in fretta, anche nell’interesse di Silvano. David parte da zero nella classe MotoGP, non ha molta esperienza. Ma sono sicuro che durante i test invernali avremo abbastanza tempo per abituarci gli uni agli altri».
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