MotoGP Austin Rins Rossi
Il Motomondiale ha ormai preso la direzione del traguardo finale, manca soltanto un ultimo Gran Premio, e la stagione 2019 potrà essere archiviata. A Valencia, rimane ormai poco in palio: nulla, invece, per Valentino Rossi che si accinge a scendere in pista su un tracciato a lui, storicamente, poco favorevole, dal momento che l’ultima vittoria risale al 2004. Come già ampiamente narrato nel corso di queste ultime settimane, il Dottore, forse anche felicemente, è pronto a chiudere questa triste pagina targata 2019 della sua gloriosa carriera. Le migliorie tecniche ci sono state, soprattutto dall’estate in poi, ma Rossi non è stato in grado di sfruttarle a dovere, a differenza del compagno Maverick Vinales.
Dopo Valencia, potrebbe arrivare l’ennesima specifica che consentirà un’altra iniezione di potenza al quattro cilindri in linea, secondo Valentino, però, forse non bastevole: «Yamaha costruirà un motore potente, ma è necessario creare una potenza regolare. C’è bisogna di potenza, certo, ma deve anche essere facile da controllare e questo non sempre è facile». Ma non basterà solo una grande potenza per risolvere i problemi, e la Honda ne è un esempio: «Honda e Ducati hanno fatto un grande passo avanti nel motore, forse abbiamo bisogno di tempo. Ma Yamaha può fare tutto perché è molto grande e ha un grande budget. Speriamo di poter diventare più competitivi».
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