MotoGP

SBK, Sam Lowes Vs Alex Lowes: una sfida che non si farà

La conferma del passaggio di Scott Redding in Aprilia per il 2018 ha lasciato virtualmente senza moto Sam Lowes, che sta lavorando per trovare una moto

Nonostante le dichiarazioni rassicuranti di Romano Albesiano, al Red Bull Ring il pilota britannico Sam Lowes è stato informato che non avrebbe fatto parte dei piani Aprilia per il 2018 e che la RS-GP sarebbe stata occupata da Scott Redding, a sua volta orfano della moto in Pramac a vantaggio di Jack Miller. In questa girandola di selle e moto, a rimanere a piedi è proprio lui, il Sam Lowes su cui Aprilia aveva puntato moltissimo nel 2016, tanto da metterlo sotto contratto e fargli provare in diversi test privati la RS-GP durante la scorsa stagione. Purtroppo il processo di affiatamento tra pilota e moto non è mai arrivato al termine, con il rider che non ha mai provato un feeling positivo in sella alla MotoGP di Noale. Cal Crutchlow ha condannato con decisione la posizione di Aprilia, denunciando una totale mancanza di fiducia nelle possibilità di miglioramento di Lowes.

Di fatto, il gemello dell’Alex Lowes fresco vincitore della sua seconda 8 Ore di Suzuka consecutiva, sta cercando di trovare una sella competitiva per ripartire nel 2018 e cercare di ricostruire una carriera che può ancora essere lunga visti i suoi 26 anni di età. Secondo quanto il pilota ha dichiarato al britannico MCN Motor Cycle News, le opzioni sul tavolo non sono molte: «L’unica opzione per restare in MotoGP sarebbe il Marc VDS. Ma da quando non ho pià avuto notizie da loro, sono stato contattato da diversi ottimi Team della Moto2, e mi sono sentito più rispettato da loro e dal loro approccio anche in solo 30 secondi che nell’ultimo anno».

Da queste parole emerge anche l’amarezza di Lowes, che forse sperava di trovare un ambiente più comprensivo nella squadra MotoGP di Gresini. La MotoGP è un mostro famelico che non ha pazienza, non ha tempo. Purtroppo Lowes lo sta apprendendo nel peggiore dei modi: «Questo lavoro si fa per raggiungere un traguardo e metterti alla prova, ma anche perchè ti deve rendere felice, e io amo tantissimo andare in moto. Il mio primo obiettivo sarebbe restare in MotoGP, perchè ho imparato molto da quando sono qui e sono senza dubbio un pilota migliore. Ma è tardi e la situazione non è facile, ed ora cercherò solo di trovare la miglior soluzione possibile. Non posso andare in Superbike, perchè ho bisogno di una moto abbastanza veloce per poter battere mio fratello, e lì non ne sono rimaste molte libere!»

 

Marco Caregnato

Nel 1984, da bambino, ho avuto il mio primo contatto con una moto. Mi sono ustionato la mano! Non ho più smesso di amarle...

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