MotoGP

MotoGP, Schwantz: «Iannone non è la scelta giusta per Suzuki»

Non è mai stato un segreto che Kevin Schwantz non abbia mai apprezzato la scelta di Suzuki di ingaggiare Andrea Iannone. Il campione americano lancia altre bordate prima di Austin

Kevin Schwantz è un vero pilota simbolo per la Suzuki, il perfetto Brand Ambassador per la Casa di Hamamatsu. Il problema è che lo stesso Schwantz è anche uno che di peli sulla lingua ne ha sempre avuti pochissimi e non è mai stato particolarmente in grado di nascondere le proprie antipatie o smussare gli angoli delle proprie critiche. Quando Iannone firmò con Suzuki, il pilota americano non tardò a dire la sua, affermando già a fine 2016 che l’esperienza di Iannone in MotoGP, limitata solo all’aver corso in Ducati fino a quel momento, avrebbe potuto rappresentare un piccolo ostacolo al processo di affiatamento con la Suzuki GSX-RR, così diversa nel DNA rispetto alla Desmosedici.

Dopo quasi due anni, possiamo dire che Schwantz ci aveva visto abbastanza lungo e allo stato attuale la conferma di Iannone in Suzuki appare quanto meno complicata. L’italiano non ha ancora trovato una chiave di interpretazione corretta per la moto giapponese, mentre il suo compagno Rins ha appena conquistato un magnifico podio in Argentina, dopo aver lottato per tutta la gara per la vittoria. Il campione del mondo 1993 ha rincarato la dose nei giorni precedenti al GP sul COTA di Austin: «Penso sempre che Iannone non sia la scelta giusta per la Suzuki. Quando era in Ducati aveva trovato una situazione perfetta, avendo al suo fianco nel box il miglior collaudatore del mondo».

Compiendo un salto nel tempo di oltre vent’anni, Shwantz ha voluto mettere in parallelo la situazione che c’era in Yamaha tra John Kocinski e Wayne Rainey, dove un giovanissimo Kocinski si limitava a utilizzare il setup del blasonato compagno di squadra per poi spremere al massimo la moto grazie al suo talento naturale: «Quando Iannone era in Ducati guidava come voleva per l’intero weekend, senza cercare di capire o provare qualcosa, poi alla fine diceva: ‘Datemi quello che ha usato Dovi e sarò più veloce di lui’. Come faceva John con Wayne».

Con la conferma di Alex Rins in Suzuki prevista già per questo weekend,  e con dei risultati non proprio esaltanti in queste prime due tappe di stagione, la situazione di Andrea Iannone appare sempre più in bilico.

Bruno Neri

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