Prima vittoria in carriera per Joan Mir a Valencia e prima doppietta per la Suzuki in MotoGP dal 1982. Una gara perfetta per i due piloti spagnoli che si sono messi davanti a tutti fin dai primi giri e sono risultati imprendibili per tutti.
Imprendibili soprattutto per le Yamaha: dopo essere stata penalizzata per irregolarità tecnica (50 punti nella classifica costruttori), la casa dei tre diapason deve fare i conti con Quartararo finito giù al primo giro e rientrato lontanissimo da Viñales, partito dalla pit-lane per aver sostituito il sesto motore e dunque ultimo in pista, Rossi costretto al ritiro per un guasto meccanico al 5° giro e Morbidelli in crisi da metà gara in giù a causa delle gomme. Insomma, un vero disastro.
La crescita della casa giapponese guidata da Davide Brivio è sotto gli occhi di tutti, che a parte il primato nella classifica piloti e quella costruttori, ha ottenuto durante la stagione ben 11 podi, come non accadeva dal 1993. Con la Ducati in netta difficoltà e la Honda che deve fare a meno di Marc Marquez da inizio stagione, la Suzuki è la moto più efficace in pista e la più costante sia dal punto di vista dei risultati che delle prestazioni.
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