valentino rossi motogp yamaha qatar 2018 start
La gara inaugurale della stagione in Qatar è stata a dir poco emozionante. Il palcoscenico, se lo sono presi tutto Andrea Dovizioso e Marc Marquez, grazie alla loro stupenda battaglia andata avanti fino alla bandiera a scacchi. Tuttavia Valentino Rossi si è portato a casa un pregevole terzo posto, assolutamente non scontato visto ha battuto un gruppo agguerrito di piloti di cui facevano parte nomi di peso come Zarco, Crutchlow e Petrucci. É apparso anche molto più in forma del compagno di squadra Maverick Vinales, che solo in gara sembra aver ritrovato il bandolo della matassa ed è stato autore di un recupero furibondo. Inoltre, il distacco finale dal duo di testa è stato assolutamente accettabile, dimostrando che se i due leader avessero avuto qualche complicazione in più nel duello, Rossi sarebbe probabilmente riuscito a raccogliere un risultato ancora migliore.
Visto i discontinui risultati ottenuti dai test invernali e il clamoroso calo di forma della seconda parte di stagione da parte della Yamaha nel 2017, alcuni dubbi affiorano: l’ottima prestazione di Rossi a Losail è stato un fuoco di paglia frutto delle circostanze o riuscirà ad essere così competitivo per tutto il campionato?
Solo il tempo ci risponderà, come sempre. La Casa dei tre Diapason, dovrà cercare di evitare alcune clamorose, inspiegabili e improvvise battute d’arresto che sono occorse lo scorso anno, le quali hanno tagliato fuori Rossi e Vinales dalla lotta per il titolo 2017. Ad esempio, non si devono più ripetere GP come quelli di Jerez, Barcellona, Austria e Malesia della scorsa annata, in cui si classificò rispettivamente decimo, ottavo e due volte settimo.
Proprio sulla tematica della continuità, il pilota di Tavullia ha dichiarato: «L’obiettivo principale di quest’anno è quello di non buttare gare al vento come in passato. In quei GP, da venerdì a domenica non avevamo risolto nulla. Attualmente, Siamo un po’ dietro alla Ducati e alla Honda, ma possiamo cercare di essere più competitivi e più regolari rispetto all’anno scorso. Dobbiamo anche tenere presente, che all’inizio del 2017 la Honda e la Ducati avevano avuto più difficoltà rispetto a quelle che hanno ora».
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