MotoGP
Vinales alla Yamaha, Iannone in Suzuki
La firma di Vinàles in Yamaha appare certa, visto che Pedrosa era il famoso piano B di cui parlava Lin Jarvis. Iannone destinato a diventare il leader in Suzuki. Dovizioso verso il rinnovo in Ducati
Il mercato piloti 2017 continua a definirsi nei particolari dopo lo scossone di Jorge Lorenzo che lascia la Yamaha per tentare l’impresa in Ducati. La sella lasciata libera dal maiorchino era appetibile per qualsiasi pilota MotoGP che avesse aspirazioni di vittoria e si è presto costruita una lista di pretendenti alla M1 che avrebbe occupato il box di fianco al n°46 più famoso della storia.
Tra i pretendenti a questa sella i più accreditati apparivano Maverick Vinàles e Dani Pedrosa. La settimana scorsa la stampa spagnola ha dato per certa la firma di Vinàles e l’annuncio di Pedrosa in Honda avvenuto stamattina sarebbe la conferma implicita della veridicità dell’affermazione. A quanto pare, Vinàles ha davvero firmato con Yamaha per i prossimi due anni, azzerando quindi le possibilità di Dani Pedrosa di tentare un’avventura diversa da quella vissuta finora in HRC. Questi due movimenti hanno avuto l’effetto di lasciare immediatamente libera un’altra sella molto interessante, vale a dire quella della Suzuki GSX-RR che quest’anno ha dimostrato di essere cresciuta tantissimo, arrivando al livello delle migliori moto del lotto.
In questo scenario entra di prepotenza Andrea Iannone, che verso fine 2015 sembrava destinato ad una lunga carriera in Ducati. Il pilota di Vasto è stato protagonista di un inizio stagione non certo esaltante dal punto di vista della classifica ma gli si può imputare in maniera oggettiva solo lo zero in classifica di entrambe le Ducati Factory in Argentina. In altre circostante, Iannone ha sofferto più di ogni altro la ormai evidente incompatibilità tra le carcasse rigide della Michelin e la Ducati DesmosediciGP. In Ducati non hanno fatto altro che continuare ad affermare di volere tenere uno dei due Andrea in squadra, ma appare evidente che un carattere forte ed ambizioso come quello di Iannone soffrirebbe forse troppo di essere automaticamente declassato al ruolo di seconda guida, al cospetto del predestinato Jorge Lorenzo. Questo compito sarà invece ricoperto da Andrea Dovizioso per il quale si va verso il rinnovo con la Ducati.
Un altro elemento che conferma l’approdo di Iannone in Suzuki è il feeling tra il suo manager Carletto Pernat e la Casa di Hamamatsu, che già in passato è sfociato nell’ingaggio da parte di Suzuki del pupillo dell’epoca, vale a dire Loris Capirossi. Anche Loris lasciò la Ducati in direzione Suzuki, grazie ai buoni uffici di Pernat. Sembra infatti che il ruolo di seconda guida in Ducati al fianco di Lorenzo nel 2017 abbia un prezzo preciso. Il budget faraonico di 25 milioni di euro destinati a pagare l’ingaggio dello spagnolo, ha ovviamente prosciugato il conto, portando a dover ridimensionare corposamente l’ingaggio del secondo pilota scelto. In quest’ottica, è facile comprendere che la questione economica potrebbe pesare tantissimo per far scegliere ad Andrea Iannone una sfida nuova, cercando magari di diventare la prossima bandiera Suzuki.