MotoGP
MotoGP, Zarco rivela: «L’addio di Lorenzo ha sconvolto i piani. Ducati mi ha dato fiducia»
Johann Zarco racconta come sono trascorsi gli ultimi turbolenti mesi tra KTM, Honda e l’approdo alla Ducati, dove correrà con il team Avintia
Dalla prossima stagione, Johann Zarco, dopo il brusco allontanamento da KTM, l’approdo in Honda sulla RC213V del team LCR, al posto di Nakagami e il corteggiamento vano di Yamaha, ha finalmente trovato la stabilità che cercava con Ducati, nel team Avintia. L’obiettivo è essere in pista già a Sepang, il prossimo febbraio, nonostante il dolore alla caviglia è ancora forte, come dichiarato a motogp.com: «È in via di guarigione e sono in grado di camminare senza zoppicare e andare in bicicletta. Non posso ancora correre, ma diciamo che va tutto nella giusta direzione».
Il suo obiettivo principale, forse, sarebbe stato quello di approdare alla scuderia ufficiale Repsol Honda, dopo la breve esperienza con il team LCR, ma neanche il divorzio da Jorge Lorenzo, ha convinto la scuderia giapponese a puntare sul francese: «Quando ho deciso di lasciare il progetto KTM in agosto, non avevo un piano B. Poi mi hanno lasciato andare per fare spazio a Kallio… Poi mi è arrivata l’opportunità di guidare la Honda. Ho visto che Jorge non era più in sintonia, quindi anche se non sapevo quale sarebbe stato il suo futuro, ho deciso di giocare questa carta. Il suo annuncio pensavo fosse favorevole per me. Ma durante il fine settimana, i venti sono cambiati e molte situazioni si sono capovolte».
Poi è arrivata la chiamata “salvifica” di Ducati, convocato direttamente da Gigi Dall’Igna e Paolo Ciabatti all’indomani della gara di Valencia: «Abbiamo avuto diversi incontri durante i quali mi hanno spiegato cosa mi avrebbero messo a disposizione e mi hanno convinto. Mi ha dato una spinta di fiducia! Mi hanno detto che il team Avintia avrebbe cambiato completamente il suo status. E poi, da parte mia, avrei avuto l’opportunità di provare a competere ancora una volta per la Top 7 o 10, per stare con la Ducati e poi meritare una moto migliore in futuro».