Parcheggiare dove non si dovrebbe può farti correre il rischio di ritrovarti con le ganasce a una ruota della tua auto. Nelle prossime righe, però, vogliamo farti scoprire una nuova “tecnica” utilizzata dalle forze dell’ordine.
Specie in città, può capitare a tutti di subire una spiacevole sorpresa. Parcheggiare in divieto di sosta o in zone che ostruiscono gravemente il passaggio può comportare non solo sanzioni monetarie elevate, ma anche l’applicazione delle ganasce a una ruota dell’auto. Una soluzione estrema per porre in sicurezza l’auto e per immobilizzare una vettura in divieto di sosta.
Quando non sarà possibile applicare la rimozione forzata del veicolo, quindi, le forze dell’ordine opteranno per questa soluzione. Ci riferiamo ai casi di zona troppo stretta per effettuare la rimozione con il carro attrezzi o perché il mezzo sarà troppo pesante per tale operazione.
Si possono applicare le ganasce alle ruote dei veicoli in sosta vietata quando essi saranno parcheggiati sui marciapiedi, negli spazi riservati ai pullman, ai disabili, alle aree di carico e scarico o a quelle dei taxi. La rimozione delle ganasce dovrà essere eseguita dalla ditta specializzata sorvegliata dalle forze dell’ordine, solamente dopo il pagamento della sanzione da parte del conducente dell’auto incriminata.
Nelle prossime righe, però, vogliamo farti scoprire una soluzione alternativa all’applicazione delle ganasce. Ci riferiamo all’uso di una particolare ventosa. Ecco tutti i dettagli.
Il metodo alternativo all’applicazione delle ganasce alle ruote arriva dalla Cina e, precisamente, dalla città di Changzhou. Le autorità del posto, infatti, hanno scelto di applicare un dispositivo diverso sulle auto parcheggiate in zona vietata. Una ventosa speciale, in pratica, viene applicata sulla porta delle vetture parcheggiate dove non si dovrebbe. Si tratta di un dispositivo moderno e maggiormente pratico per tutti rispetto alle vecchie e tradizionali ganasce.
All’interno di questa ventosa è presente un vero e proprio sistema di localizzazione GPS e un cronometro. L’unione di questi due elementi permetterà di localizzare il mezzo e di tenere traccia del tempo trascorso da quando l’auto è stata parcheggiata in divieto di sosta. La multa per il trasgressore, dunque, sarà proporzionale rispetto alla durata della violazione. Le persone possono spostare il mezzo, senza dover aspettare l’arrivo delle forze dell’ordine per la rimozione delle ganasce.
Vedremo anche in Italia e in Europa questo metodo di segnalazione per mezzo di una ventosa? Nella città cinese di Changzhou in molti apprezzano questa nuova soluzione meno invasiva.
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