
Intervista con un ladro auto, gli errori che fai sempre - www.MotoriNews24.com
Intervista con un vero ladro di auto. Ecco come puntano la tua e come tenerli a distanza…
I furti di auto sono un’eventualità nemmeno così rara nel mondo in cui viviamo, persino in un paese ricco come l’Italia dove la criminalità di strada per quanto viva e attiva non è certo paragonabile a certe metropoli di Sud America, Stati Uniti ed Africa. In ogni caso, i numeri parlano da soli: lo scorso anno, sono sparite oltre 100.000 automobili nel nostro paese, con riferimento soltanto ai casi in cui i proprietari hanno effettivamente denunciato quanto è accaduto.
Ora, i ladri d’auto non si limitano certo a passeggiare finché non trovano una vettura di cui impossessarsi. Certo, alcuni comportamenti come avere delle abitudini molto prevedibili, parcheggiare su strada o non avere un antifurto possono rendere la vostra vettura più facile da seguire e rubare rispetto ad un’altra. Ma la verità è che, come scopriremo, i ladri si muovono in bande molto bene organizzate.
Oggi vedremo un contenuto sconcertante quanto autentico: un’intervista con un vero ladro di automobili appartenente ad una delle bande europee più temute. In questo video, l’uomo ci spiegherà nel dettaglio come avviene un colpo, quali auto sono maggiormente prese di vita e proveremo quindi a trarre qualche conclusione su come muoverci per evitare di subire un furto d’auto.
Colloquio con un ladro
Nel video realizzato da Mark McCann 64, creatore di contenuti legato al mondo dei motori, siamo a tu per tu con un uomo mascherato che si identifica come “Charlie”. Il nostro anfitrione nel mondo del crimine previa una voce modificata ha per qualche motivo accettato di parlare con l’intervistatore, spiegando come funziona il mondo dei furti d’auto: “La mia organizzazione richiede determinati tipi di auto, non vetture qualsiasi. Ognuno di noi viene assegnato ad una zona specifica”, racconta.

I ladri impiegano molto tempo nella pianificazione di un furto, prendendo solitamente di mira automobili molto specifiche, con un dato tipo di optional, accessori, perfino con preferenze legate al colore dell’auto. A Charlie nello specifico viene ordinato come muoversi da una persona sopra di lui che, evidentemente, rivende queste auto in pezzi all’estero o a clienti sul mercato nero: “Abbiamo le chiavi di parcheggi, garage, perfino parcheggi privati. Seguiamo un’auto per mesi aspettando l’occasione giusta. Di solito, vogliamo evitare che altre persone rimangano coinvolte. Qualcuno potrebbe provare a fare l’eroe“, l’agghiacciante racconto.
Come avviene quindi il furto? Alcuni ladri usano un tracciatore come un AirTag Apple e aspettano il momento in cui l’auto è incustodita per aprirla: “Se possiamo, rubiamo le chiavi, altrimenti, dobbiamo rompere il finestrino o scassinarla. Se non ci sono altre opzioni, si fa Grand Theft Auto”, che per chi non conosce le lingue, significa letteralmente fermare l’auto, buttare fuori il proprietario e svignarsela con la macchina.
Alla luce di quanto abbiamo visto, possiamo lasciare qualche consiglio ai proprietari di auto: vetture molto costose o appariscenti non andrebbero parcheggiate su strada. Il furto deve essere reso più difficile possibile con sistemi di antifurto e, magari, variando il più possibile le proprie abitudini così che i ladri non sappiano quando muoversi e cerchino un’altra preda. Per finire, l’opzione di montare un geolocalizzatore in auto in caso di furto per rintracciare la vettura non avrebbe mai accantonata.
Ma ai ladri, conviene davvero tutto questo? “Posso solo dirvi che si guadagna meglio di un qualsiasi lavoro normale”, afferma Charlie.