Così le accise fanno salire il costo della benzina - www.MotoriNews24.com
Le accise tornano a salire su un tipo di carburante. Ecco come potrebbero cambiare le cose per il cittadino medio.
Il recente decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri il 13 marzo 2025 ha riacceso il dibattito sulle accise dei carburanti in Italia. L’introduzione di un riallineamento tra le accise su benzina e diesel non è solo un semplice aggiustamento fiscale, ma una misura che potrebbe avere profonde ripercussioni sui bilanci delle famiglie italiane. L’analisi di questo provvedimento rivela non solo l’aspetto economico, ma anche le implicazioni politiche e sociali di una decisione che sembra orientata a rispettare le direttive europee ma potrebbe finire per pesare non poco sui portafogli dei cittadini.
Il nuovo decreto prevede un aumento dell’accisa sul gasolio, attualmente più bassa rispetto a quella sulla benzina, in un tentativo di eliminare ciò che è stato definito un “sussidio ambientalmente dannoso”. I ministri Giancarlo Giorgetti e Gilberto Pichetto Fratin hanno giustificato questa scelta come necessaria per evitare possibili procedure d’infrazione da parte dell’Unione Europea. Ma cosa significa tutto ciò per gli automobilisti? Secondo le stime, il costo del pieno andrà gradualmente ad aumentare.
E noi, abbiamo scelto una vettura molto popolare in Italia per capire di quanto potrebbe essere questo sbalzo di prezzo. Ecco il motivo per cui probabilmente, nei prossimi cinque anni – fino al 2030 – il pieno su un’auto diesel converrà molto meno rispetto a come eravamo stati abituati.
Per capire la situazione, possiamo prendere in esame il costo del pieno per una Volkswagen T-Roc, uno dei veicoli più venduti in Italia, subirà variazioni che si aggirano attorno ai 3 euro, a seconda della motorizzazione. La T-Roc è un SUV di medie dimensioni che, stando ai dati, soprattutto in configurazione a gasolio resta tra le preferite in questo campo degli italiani oggigiorno.
Attualmente, il costo del pieno per questa vettura varia da 85 a 97 euro, a seconda del tipo di rifornimento e della motorizzazione. Con il riallineamento delle accise, entrambi i carburanti si assesteranno a 0,673 euro al litro, comportando un risparmio per chi utilizza benzina e un aumento per i diesel di circa 1 centesimo al litro fino al 2030. Questo incremento, seppur contenuto, si traduce in un costo che potrebbe far lievitare il pieno diesel di circa 2,8 euro.
Per comprendere meglio l’impatto economico, è importante analizzare i dati attuali e futuri. Attualmente, l’accisa sulla benzina è di 0,728 euro/litro, mentre quella sul diesel è di 0,617 euro/litro.
Se consideriamo il prezzo della benzina self-service, che attualmente è di 1,788 euro/litro, e quello del diesel self-service a 1,694 euro/litro, l’impatto complessivo sul serbatoio di una Volkswagen T-Roc (50 litri) si traduce in una spesa che passerà da circa 89,4 euro per la benzina a circa 87 euro, mentre per il diesel si potrebbe arrivare a pagare 91,9 euro, un aumento che non può essere trascurato.
Questo cambio di rotta, sebbene giustificato come un passo verso la sostenibilità, potrebbe non tenere conto delle reali necessità degli automobilisti, molti dei quali si trovano già a fare i conti con un costo della vita in aumento.
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