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Pole di Marquez in Argentina

A Rio Hondo la pole va a Marquez ma la vera notizia è che dopo il crash di Loris Baz a Sepang torna la paura legata alla sicurezza delle gomme. Redding esce miracolosamente indenne da un problema tecnico che avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche nella FP4

L’asfalto sporco di Rio Hondo non è l’unica insidia che i piloti hanno dovuto affrontare durante le qualifiche di oggi. Ci ha pensato la Michelin a rendere ancora più difficile il sabato dei riders MotoGP. La paura è nata dopo che la Ducati Pramac di Redding si è resa protagonista di una stranissima sbandata in piena curva che si è poi rivelata causata dal distacco della parte del battistrada che divide l’asfalto con la vera e propria tela dello pneumatico. In un primo momento sembrava addirittura che ci fosse stata una vera e propria esplosione della gomma, salvo poi verificare che in realtà si era trattato di un distacco di parte della struttura rispetto al resto del “corpo gomma”. La bandiera rossa è stata esposta mandando in difficoltà tutte le operazione dei team, che hanno anche ricevuto un alert riguardo l’utilizzo delle gomme soft.

L’allarme è poi rientrato, ma la Michelin si è riservata la facoltà di stabilire assieme alla commissione sicurezza di prendere alcune contromisure. In particolare c’è la possibilità che i piloti siano obbligati a correre domani senza poter utilizzare la mescola più morbida, ma che siano obbligati ad utilizzare tutti la hard. Si era anche parlato dell’ipotesi flag to flag obbligatorio, con il cambio moto come avvenne a Phillip Island due anni fa, ma sembra che il quadro non sia così preoccupante come apparso nei primi minuti che sono seguiti all’incidente.

Le prove sono poi andate avanti ed hanno confermato le enormi difficoltà dei piloti alle prese con un asfalto ben lontano dalle condizioni ideali, che li ha costretti a tenere ritmi ben lontani rispetto a quelli dell’anno scorso. Marc Marquez si è confermato il pilota più in sintonia con questa condizione tecnica, ed ha segnato la pole precedendo un sontuoso Valentino Rossi. Il Dottore era apparso in difficoltà nella FP4, salvo poi tirare fuori dal cappelli due giri magici in qualifica. Nell’ultimo passaggio in particolare è stato capace di incunearsi in prima fila dividendo Lorenzo e lo stesso Marquez.

Proprio Lorenzo sul finale della FP4 era anche incappato in una bruttissima scivolata causata dalla chiusura dell’anteriore in ingresso della prima curva del tracciato argentino. Per fortuna lo spagnolo è uscito indenne dal brutto volo, mentre la sua M1 ha subito danni consistenti, che l’hanno costretto ad utilizzare la seconda moto per la Q2.

Alle spalle di Lorenzo si piazza Dani Pedrosa, che riesce a raddrizzare un week end partito male ma incassa quasi sei decimi dal compagno di team autore della pole. Chiudono la seconda fila le due Ducati con Dovizioso quinto e Iannone sesto. Le rosse di Borgo Panigale non sembrano in forma come a Losail, e ripetere l’ottima gara fatta nel debutto stagionale potrebbe risultare difficile per la coppia di riders italiani.

Settimo Vinàles che rientra un pò nei ranghi dopo la prima fila strappata in Qatar, ed ottavo l’ottimo Barbera, che porta la GP14 di Aspar nella Top Ten. Grande attesa per la gara di domani, con Marquez che risulta essere il favorito d’obbligo nonostante una scivolata proprio negli ultimi secondi della sessione che sembrava un replay di quanto fatto da Lorenzo nella FP.

Rossi sembra essere in grado di tenere testa allo spagnolo, anche se dopo le qualifiche ha dichiarato che l’importante è salire sul podio e fare punti importanti. Forse un po’ appannato Lorenzo che incassa questa piccola sconfitta in qualifica da parte di Rossi e non sembra il mostro visto in pista a Losail.

Marco Caregnato

Nel 1984, da bambino, ho avuto il mio primo contatto con una moto. Mi sono ustionato la mano! Non ho più smesso di amarle...

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