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Il pit stop più veloce! - www.MotoriNews24.com
Il record assurdo, sono stati velocissimi. Nessuno riuscirà mai a fare di meglio…forse!
La Formula 1 è uno sport che affascina milioni di appassionati in tutto il mondo, non solo per le velocità mozzafiato delle monoposto, ma anche per la strategia e la precisione che caratterizzano ogni aspetto delle gare. Tra questi, il pit stop è uno dei momenti più critici e spettacolari. Recentemente, Red Bull Racing ha conquistato il record del pit stop più veloce della storia, portando la soglia della velocità a un incredibile 1.88 secondi. Questo traguardo è stato raggiunto durante il Gran Premio di Germania a Hockenheim, mettendo in luce non solo le abilità dei meccanici, ma anche l’evoluzione tecnologica che ha rivoluzionato il modo di fare pit stop nel corso degli anni.
L’evoluzione dei pit stop in Formula 1 è stata straordinaria. Solo poche decadi fa, le soste ai box richiedevano più di un minuto, con un paio di meccanici che operavano con calma. Oggi, i team possono contare su squadre composte da circa venti membri, ognuno con un compito specifico, dall’altezza della monoposto con un cric all’installazione delle gomme. La precisione è fondamentale: ogni secondo guadagnato può significare posizioni preziose in gara.
L’Evoluzione dei Pit Stop
Fino a qualche anno fa, il record di pit stop più veloce era fissato a 1.92 secondi, un tempo incredibile che sembrava impossibile da superare. Questo primato era detenuto congiuntamente da Red Bull Racing e Williams. Tuttavia, la determinazione e la preparazione meticolosa della squadra di Christian Horner hanno permesso di migliorare ulteriormente questo risultato.
A Silverstone, durante il Gran Premio di Gran Bretagna , la squadra ha cambiato le gomme della monoposto di Pierre Gasly in 1.91 secondi. La vera sorpresa però è arrivata a Hockenheim nel 2019 dove, nonostante le condizioni meteorologiche avverse e la pioggia, i meccanici sono stati in grado di effettuare un pit stop mozzafiato di 1.88 secondi per Max Verstappen.
Tutto questo è stato possibile solo grazie ad una perfetta coordinazione tra i membri del team che, in quell’occasione, ha portato alla vittoria di Max Verstappen. Insomma, i secondi guadagnati sono stati fondamentali per quella gara e il suo esito.
Un aspetto affascinante dei pit stop è la combinazione di abilità fisica e tecnologia. I meccanici devono essere estremamente abili e in perfetta sintonia tra di loro per garantire che tutto proceda senza intoppi. Ogni millisecondo conta e la pressione è palpabile. Questo rende il pit stop un momento di grande adrenalina, sia per i membri del team che per gli spettatori.
Il documentario di Red Bull Media House, “The History of Pit-Stop – Gone in 2 seconds”, offre uno sguardo approfondito su questa evoluzione, mostrando come le tecniche e le tecnologie si siano trasformate nel tempo. Dalla gestione delle gomme al coordinamento delle squadre, ogni aspetto viene analizzato per comprendere come si possa raggiungere un’accuratezza straordinaria in un lasso di tempo così breve.