Superbike
Rea e Kawasaki imbattibili nelle libere in Thailandia
Continua il dominio Kawasaki sul tracciato di Buri Ram. Jonathan Rea e Tom Sykes davanti a tutti nella prima giornata di prove libere
La Kawasaki continua ad essere il punto di riferimento assoluto sul tracciato di Chang in Thailandia per la SBK, e Jonathan Rea non mostra segni di cedimento di alcun genere. Dopo aver segnato il primo tempo nella FP1, il campione del mondo ha migliorato il proprio riferimento nella FP2 e si è confermato leader di classifica senza sforzi apparenti. La Ninja semplicemente vola, e anche Tom Sykes si mostra in forma, raccogliendo una piazza d’onore importante soprattutto per il morale, incassando due decimi dal compagno di team. Ottimo lavoro anche per Marco Melandri, che non conosceva il tracciato thailandese e si è preso il lusso di andare più forte di Chaz Davies nel computo delle sessioni, prendendosi il terzo gradino del podio virtuale proprio davanti al compagno di squadra gallese.
Buona prestazione anche quella di Alex Lowes, che va forte con una Yamaha R1 apparentemente in spolvero. Situazione confermata anche dal compagno di team Michael Van Der Mark, che entra in top ten prendendosi una ottava posizione ad appena due decimi dal compagno di squadra, suo attuale riferimento per giudicare l’apprendistato in sella alla R1. Sempre vicinissimo ai primi Xavi Fores, che nonostante disponga di una Panigale accreditata di una manciata di cv in meno rispetto alle ufficiali, raccoglie un’ottima sesta piazza.
Anche la BMW Althea si fa vedere nelle zone interessanti della classifica, con Jordi Torres che approfitta della potenza della S1000rr e si prende una settima piazza promettente in vista delle qualifiche di domani. Prestazione ulteriormente avvalorata dalla nona piazza di Markus Reiterberger, che conferma il buono stato di forma generale delle moto gestite da Genesio Bevilacqua.
Risalgono parzialmente la china anche le Aprilia di Milwaukee, che avevano accusato un pesante distacco nella mattinata e che nel pomeriggio sono arrivate a lambire la top ten, con Eugene Laverty capace di essere più veloce di Lorenzo Savadori. Il distacco rispetto alla Kawasaki di Rea è di poco inferiore al secondo, ma la crescita dimostrata tra FP1 e FP2 è promettente. Continuano invece i dolori per la Honda, che piazza Stefan Bradl per la prima volta davanti a Nicky Hayden, ma in una modesta dodicesima piazza. La nuova CBR stenta a decollare, ed il talento di due ex Motogp sembra mortificato da questa moto non ancora pronta per essere spremuta al limite.