Superbike
Caos sul regolamento in Superbike, Lavilla chiarisce la visione di Dorna
Dopo il terremoto causato dalle parole di Ezpeleta, parla Gregorio Lavilla e chiarisce la situazione sul regolamento SBK
La Dorna ha manifestato l’esigenza di cambiare il regolamento SBK in un futuro non lontano, ma la mancanza di chiarezza sta creando forti disagi tra i tecnici della varie squadre, che non sanno ancora con quale regolamento si correrà nel 2018. Carmelo Ezpeleta ha spiazzato tutti, annunciando che il regolamento Superbike potrebbe avvicinarsi a quello Superstocke ci pensa Gregorio Lavilla, responsabile Dorna SBK, a chiarire qual’è la formula per restituire spettacolo ad un campionato in cui oggi langue.
Speedweek ha pubblicato una intervista al referente di Dorna per la SBK, lo stesso Gregorio Lavilla che ha affermato che sarebbe onorato di poter avere in pista Valentino Rossi in futuro in griglia: «Molto presto comunicheremo ai Costruttori le nostre idee sul regolamento, abbiamo già fatto molte considerazioni su quello che si potrà fare quello che non sarà realizzabile. I cambiamenti non saranno così drastici come qualcuno teme, ma solo per pura mancanza di tempo. Perciò alcuni cambiamenti ci saranno nel 2018 ed altri nel 2019. Di certo, introdurremo prima quelle modifiche facili da applicare per i Costruttori. L’elettronica unica per esempio, sarà applicata solo a partire dal 2019, e molto dipenderà anche da quale centralina sceglieremo».
Poi è stato chiesto allo spagnolo cosa si intende quando si parla di regole Superstocke la risposta di Lavilla chiarisce la visione di Dorna al riguardo: «Si deve comprendere bene la direzione in cui sta andando il mercato. E’ molto probabile che i Costruttori continuino ad omologare moto progettate per le corse. Le sportive di oggi hanno prestazioni persino eccessive per la strada, per cui è probabile che con il passare del tempo, alcune Case inizino a vendere modelli pensati esclusivamente per l’uso tra i cordoli. Il punto è che noi vogliamo uno spettacolo divertente per il pubblico, ma la moto di partenza su cui costruire lo show non dipende da Dorna o FIM, bensì dal Costruttore. Bisogna trovare un compromesso tra le esigenze di entrambi. Se dovessimo decidere di adottare presto il regolamento Stock, un Costruttore potrebbe semplicemente omologare un nuovo modello con specifiche diverse e più vantaggi, creando una differenza ancora maggiore. Una possibilità, è quella di limitare la velocità massima delle moto, che si potrebbe ottenere anche senza centralina unica. Il nostro obiettivo è lavorare per essere certi di poter compensare facilmente il vantaggio o lo svantaggio di un determinato costruttore nel caso di omologazione di modelli nuovi».
Molti dubbi restano sulla capacità di Dorna di far avvicinare moto come MV Agusta, Honda o Aprilia al top, in modo da avvicinare le prestazioni di Kawasaki e Ducati: «Abbiamo alcune idee al riguardo, ma ancora non posso esprimermi perchè non ho ancora parlato con i singoli Costruttori. Il fatto è che quando hai una moto di base peggiore, è difficile raggiungere chi è due passi avanti. Questo è il concetto che sya dietro le nuove regole, ma non penso che abbiamo trovato il Santo Graal delle regole. Di certo, i produttori vogliono che le moto siano vicine alla produzione, e che siano simili i campionati nazionali per avere facilmente delle wild card. Ci stiamo lavorando».