chaz davies misano superbike 2017 ducati
Il sogno di ogni aspirante motociclista è quello di gareggiare un giorno in MotoGP. Anche quando si diventa un rider professionista a tutti gli effetti, l’obiettivo rimane sempre lo stesso. Un caso eclatante per dimostrare ciò è la situazione che sta vivendo Chaz Davies. Il britannico non si accontenta, nonostante le parecchie gioie ricavate dalle sue prestazioni in Superbike. Infatti, vorrebbe approdare a fine stagione in MotoGP. Sarebbe un ritorno, visto che aveva disputato quattro gran premi nella top class nel 2007 con la Ducati del team Pramac d’Antin, non trovando nessun punto iridato.
Ma ora sarebbe tutta un’altra storia, il gallese è cresciuto in maniera esponenziale in questi undici anni, ha un’altra consapevolezza di sé e dei suoi mezzi, si trova nel bel mezzo della sua maturazione sportiva. Grazie alle sue superbe quanto discontinue prestazioni con la Ducati SBK, Chaz Davies è uno dei più amati piloti in assoluto, grazie alla sua spettacolarità nella guida e al fatto che non molla mai neanche un centimetro, motivo per cui tende a cadere spesso per rimediare al gap che oggettivamente coesiste con la Kawasaki.
Tuttavia, il passaggio del nativo di Knighton nella classe iridata appare improbabile, come ha dichiarato il direttore sportivo della Ducati Paolo Ciabati: «Capisco il suo desiderio. Ha ottenuto pregevoli risultati nel campionato mondiale Superbike. Il prossimo passo sarebbe quello di mettersi alla prova in MotoGP. Sfortunatamente, team e produttori MotoGP hanno a malapena i piloti del campionato del mondo Superbike in griglia. Vengo dal campionato mondiale Superbike, ma se sei nel paddock della MotoGP, allora ti concentri su quello che succede nel motomondiale. È quasi impossibile per un team ufficiale della MotoGP scegliere un motociclista della Superbike. Potresti dargli un posto in una squadra satellite. Potrebbero risultare competitivi, anche se il livello MotoGP è estremamente alto. Oggi nessun team ufficiale prenderà un pilota Superbike nel suo primo anno. Dovrebbero prima guidare per Pramac o Tech3 o LCR. Inoltre, i migliori piloti del campionato mondiale Superbike hanno uno stipendio che non otterrebbero mai in un team satellite della MotoGP».
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