Superbike
SBK, Jake Gagne la nuova speranza Made in USA
Convocato da Red Bull Honda Ten Kate per sostituire occasionalmente il compianto Nicky Hayden, Jake Gagne si è guadagnato un posto da titolare per la stagione 2018. Andiamo a scoprire uno dei due portabandiera americani al via del Mondiale Superbike
Chi ha detto che non ci sono talenti nel motociclismo d’oltreoceano? Addentrandoci nei meandri della MotoAmerica, diverse (giovani) promesse si stanno mettendo in mostra nelle più disparate classi tra le derivate dalla serie, senza farsi mancare quel potenziale in prospettiva per puntare ad uno sbarco a tempo pieno nel Vecchio Continente. Tra questi Jake Gagne, venticinquenne californiano, ce l’ha fatta. Dai trascorsi trionfali nella Red Bull MotoGP Rookies Cup, con il biglietto da visita di bi-Campione AMA/MotoAmerica tra Superstock e SportBike si presenterà da titolare nel World Superbike con l’investitura di portacolori Red Bull Honda, portando a termine un lungo percorso per coronare il sogno di una carriera.
VINCENTE OVUNQUE – Nativo di Ramona, figlio d’arte e residente a San Diego, Jacob ‘Jake’ Gagne ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per sfondare nel motociclismo. La sua traiettoria di carriera ha vissuto alti e bassi, con un percorso non propriamente usuale e tutt’altro che lineare. Dagli esordi nel Motocross facendo incetta di titoli regionali e nazionali, nel 2008 passò sorprendentemente al motociclismo su pista, ammesso tra lo stupore generale alle prime selezioni della Red Bull US Rookies Cup senza pregresse esperienze nella specialità. Nonostante il passaggio dallo sterrato all’asfalto, Gagne diede prova del proprio valore, centrando nel 2010 il titolo della Red Bull MotoGP Rookies Cup “europea” che si disputa in concomitanza con il Motomondiale, battendo un tale Danny Kent. Se questo trionfo, conseguito alla sua terza stagione di motociclismo su pista, idealmente doveva rappresentare il trampolino di lancio più congeniale per debuttare nel Motomondiale, in realtà per Jake non spalancò alcuna prospettiva di carriera, se non quella del CEV Moto2. Un «passo falso» che invitò il californiano a tornare in madrepatria, rilanciando le proprie quotazioni di carriera nei campionati AMA/MotoAmerica: con il team RoadRace Factory (e sponsorizzazione Red Bull…) titolo 2014 nella defunta Daytona SportBike, trionfo la stagione consecutiva al debutto nella MotoAmerica Superstock 1000 con una Yamaha R1. Per non farsi mancare nulla, nel 2015 si qualificò addirittura per una gara dell’AMA National Motocross 450, confermando che le sue origini agonistiche non sono state per nulla dimenticate…
«SOSTITUIRE NICKY HAYDEN? UN ONORE» – Da sempre per Jake Gagne il pallino è stato quello di correre in MotoGP o nel World Superbike. L’opportunità si è presentata lo scorso anno in circostanze drammatiche: la tragica scomparsa di Nicky Hayden aveva lasciato un vuoto incolmabile al team Red Bull Honda Ten Kate, il quale decise di affidare la Fireblade del compianto Kentucky Kid proprio a Gagne per la tappa di Laguna Seca. Favorito dal fatto di essere pilota Honda nella MotoAmerica Superbike e da diversi anni legato al main sponsor Red Bull, finalmente Jake si ritrovò questa chance unica di correre nel WSBK, oltretutto sulla pista di casa, ma con una grande pressione addosso. «Debuttare nel Mondiale Superbike da sostituto di Nicky per me è un grande onore», ammise Gagne. «Per questo non sento la pressione. Non conosco la moto, il campionato, le gomme Pirelli, ma poter correre con la moto che è stata del mio idolo non capita tutti i giorni». Una mentalità ed un approccio che consentirono a Gagne di farsi volere bene in squadra e, aspetto non secondario, mettersi in mostra in termini prettamente cronometrici: nel weekend avvicinò le prestazioni del titolare Stefan Bradl, pilota che a Laguna Seca si era assicurato una pole ed un podio in MotoGP…
IL DIFFICILE ARRIVA ORA… – In pista con il numero 45 dei suoi esordi nel Motocross (il ‘suo’ 32 era già occupato da Lorenzo Savadori), Jake Gagne concluse le due gare in quindicesima posizione, guadagnandosi ulteriori chiamate per le tappe di Magny Cours e Losail. Con tre dodicesimi posti in quattro manche la nuova promessa del motociclismo Made in USA rientrò tra i candidati per sostituire Stefan Bradl in ottica 2018, con questa occasione formalizzatasi soltanto sul finire del 2017. «Darò tutto me stesso per ripagare la fiducia accordatami», commentò all’annuncio Gagne. «Correre nel Mondiale Superbike a tempo pieno è un sogno, ma non sarà affatto facile. Nei tre weekend disputati con la squadra mi sono reso conto del livello e quanto sia differente il WSBK rispetto alla MotoAmerica: lunghezza delle gare, ritmo, tipologia dei circuiti, ma anche l’elettronica, gomme… praticamente tutto!». Avrà diversi test per prepararsi a Phillip Island ed, insieme al connazionale PJ Jacobsen (TripleM Honda), riportare la bandiera a stelle e strisce nelle posizioni che contano del World Superbike. Cercando, ove possibile, di onorare al meglio la memoria del compianto Nicky Hayden.