Dopo l’iniziale ottimismo entusiasmo, Marco Melandri e la Ducati Panigale V4R stanno incontrando molte più difficoltà del previsto in termini di feeling. Un’intesa mai concretamente sbocciata e un’esperienza, quella in Superbike, colma di problematiche. In una recente intervista rilasciata a Speedweek.com, l’ex Campione del mondo 250 ha parlato così: «Le superbike moderne non vogliono piloti piccoli e leggeri. Rinaldi pesa quasi dieci chili più di me in assetto di gara e Bautista pesa otto chili più di me. Penso che questa della taglia potrebbe essere una spiegazione: tutto ciò che proviamo con la geometria della moto non ha alcun effetto. Mi sembra tutto molto rigido».
Difficoltà non facili da superare, che denotano una scarsa adattabilità di guida e, di conseguenza, un entusiasmo sempre più difficile da trovare: «Non sarà facile se non ti adatti al carattere della moto, puoi magari migliorare un po’, ma arrivare al cento per cento è quasi impossibile. Stiamo facendo del nostro meglio. Nella mia immaginazione pensavo che la V4R fosse qualcosa di diverso, immaginavo il telaio della bicilindrica con un motore migliore. Invece questa è una moto completamente diversa. Il V2 era più adatto al mio stile: il telaio più del motore. Quello che so è che non mi sto divertendo. Non ho ancora trovato la giusta posizione in sella e durante il fine settimana di gara non abbiamo il tempo necessario per risolvere il problema. O meglio, proviamo molte cose contemporaneamente, ma alla fine non sappiamo cosa funziona e cosa no.
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