MotoGP
MotoGP, Poncharal: «Non ci sarà nessuna squadra VR46 fino al 2022»
Non si arrestano le voci sul tormentone legato al futuro di Valentino Rossi dopo il 2018. Questa volta a parlare è Hervé Poncharal, patron del Team Tech3 Yamaha
Il futuro di Valentino Rossi resta un argomento caldissimo del paddock MotoGP. Dopo le voci di Carmelo Ezpeleta, che ha steso letteralmente un tappeto rosso all’ipotesi che Valentino Rossi schieri un Team in MotoGP, arrivano le parole del capo della IRTA, l’associazione dei team impegnati in MotoGP. Stiamo parlando di Hervé Poncharal, che è a capo di un’associazione con un peso molto importante per i destini della MotoGP, e che non è tanto allineato alle parole di Ezpeleta: «Quello che posso dire, che tra l’altro non è un segreto, è che i team indipendenti (cioè quelli non gestiti direttamente da una Casa – NDR) hanno un contratto valido a tutto il 2021. In questo contratto è scritto che nessuna nuova squadra può entrare nel campionato fino a quella data. L’unica possibilità per entrare è di fare un accordo con una squadra già esistente, come ad esempio la LCR di Cecchinello per schierare una seconda moto, oppure acquistare una squadra in toto. Quindi, sarà impossibile per chiunque entrare nel 2019 con una sua squadra, a meno che non siano tutti d’accordo ad accettare nuove moto. E questo non accadrà, perchè vorrebbe dire perdere il proprio valore per ognuno di noi».
Il manager del Tech3 ha quindi espresso un parere decisamente lontano da quello di Carmelo Ezpeleta, che è convinto che tutti i team in IRTA sarebbero d’accordo ad una apertura per far entrare in pista la squadra di Valentino Rossi già nel 2019 se dovesse decidere di ritirarsi dal ruolo di pilota e passare a quello di Team Manager.