Secondo uno studio portato avanti da una azienda britannica, chi è proprietario di alcune vetture sarebbe meno “bravo” nelle operazioni di parcheggio. Bufala o verità? Analizziamo insieme la notizia.
Chi si mette al volante della propria auto sa bene che prima o poi arriverà il “fatidico” momento del parcheggio. Specie per chi è alle prime armi ed è neopatentato, questa mossa potrebbe apportare un po’ di ansia. Con il tempo e l’esperienza, in seguito, i parcheggi diventeranno molto più semplici da fare e, per così dire, più “naturali”. Al netto di questo iniziale discorso, però, una azienda britannica si è resa protagonista di un vero e proprio studio in materia parcheggi.
Ci riferiamo all’azienda Scrap Car Comparison, la quale ha fornito un vero e proprio report sulle qualità delle persone nel parcheggiare in base all’auto guidata. Studio inutile o c’è qualcosa di sensato dietro a queste ipotesi? Stando alle teorie dell’azienda, alcuni utenti risulterebbero essere maggiormente in difficoltà rispetto ad altri nell’effettuare i vari parcheggi nel quotidiano.
Quali sarebbero i conducenti di auto ad andare maggiormente in difficoltà con questa manovra? Ecco i risultati che sono venuti a galla.
Stando allo studio della Scrap Car Comparison, circa il 68% dei conducenti di auto targate BMW avrebbe bisogno di aiuto nell’effettuare le manovre di parcheggio e, quindi, risulterebbe essere in difficoltà nell’operare i parcheggi fra due auto. Anche altre auto appartenenti a marchi di lusso come Audi e Mercedes-Benz risulterebbero avere conducenti poco avvezzi con questo genere di manovra.
Molti utenti si sono lamentati di questi dati pubblicati dall’azienda britannica, sostenendo – in poche parole – quanto sia inutile e dannoso fare di tutta l’erba un fascio. Ogni utente, in pratica, sarebbe diverso dall’altro. C’è chi è più portato nell’effettuare un parcheggio e chi meno. E ciò, sempre stando ai commenti che si leggono in giro, a prescindere dall’auto guidata.
Scrap Car Comparison, inoltre, si è resa protagonista di una vera e propria operazione di marketing. Ha scelto un campione di utenti che si sono prestati alla valutazione e ha immesso un cartello con la lettera B di “bad” sul lunotto posteriore delle auto con i conducenti meno esperti nell’effettuare i parcheggi. C’è chi ha visto questa operazione come qualcosa di divertente e chi, al contrario, si è risentito di tutto ciò attaccando l’azienda.
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