
Il presidente di Stellantis John Elkann: brutte notizie per il gruppo - www.motorinews24.com
Il marchio Stellantis non se la sta passando benissimo in questo periodo. Il motivo? Alcuni dati non certamente incoraggianti arrivati in questo inizio dell’anno. Scopriamo che cosa è accaduto al gruppo che dispone di ben 14 marchi automobilistici.
La crisi generale del settore dell’automotive si fa sentire un po’ per tutti. Se ne sta accorgendo anche Stellantis, una delle più grandi case automobilistiche al mondo. Il gruppo con presidente John Elkann è nato nel 2021 dopo la fusione avvenuta tra Fiat Chrysler Automobiles e gruppo PSA Peugeot-Citroen. Attualmente Stellantis dispone di ben 14 marchi storici di auto, fra i quali Fiat, Maserati, Opel, Peugeot, Citroen, Alfa Romeo e tanti altri ancora.
La fusione avvenuta quattro anni fa non ha assolutamente tolto indipendenza ai vari marchi. Essi hanno scelto di unirsi in un gruppo più grande per cercare di salvaguardare le vendite e per non perdere competitività sul mercato, visto il momento di mutamento in atto per quanto concerne la transizione elettrica.
Nonostante ciò, i problemi dovuti alla difficile instabilità economica si fanno sentire lo stesso. Il triste risveglio per Stellantis è avvenuto, infatti, nei giorni scorsi, quando sono arrivati i dati sulle vendite in riferimento al primo trimestre dell’anno, appena passato agli archivi. I numeri non sono stati certamente incoraggianti. Analizziamo la situazione non certamente favorevole per Stellantis in questo inizio di 2025.
Numeri sulle vendite non confortanti per Stellantis: tutti i dettagli
Le consegne globali di Stellantis sono scese del 9% complessivo in questi primi tre mesi dell’anno. Numeri, dunque, che confermano un momento non proprio semplicissimo per Stellantis e per tutti i principali marchi del settore dell’automotive. In particolare, a pesare su questi dati sono alcuni ritardi nei nuovi lanci. Inoltre, il calo maggiore delle vendite rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente ci sono state in Nord America, con un meno 20%.

Anche l’Europa ha fatto registrare un dato in negativo (meno 8%), mentre dati positivi arrivano dal Sudamerica – specialmente dall’Argentina e dal Brasile – con un più 19%. Male, invece, il Medio Oriente, l’Africa e l’Asia.
Il marchio di Stellantis che ha subito la flessione complessiva peggiore è stato Maserati. Il brand, infatti, ha subito un crollo del 48% in riferimento alle vendite mondiali.
C’è, però, un dato incoraggiante e che potrebbe far cambiare rotta a Stellantis nei prossimi mesi, con l’arrivo anche di molti nuovi modelli sul mercato. Lo scorso mese di marzo, infatti, si è registrata la più alta raccolta di ordini retail dal luglio 2023.