MotoGP
Stoner e Ducati, un binomio da sogno
Una nuova collaborazione con DonnaRacing: blogger e grande appassionata di moto. Ecco il suo giudizio sul rientro di Casey Stoner con la Ducati nei test di Sepang
Ciao a tutti, sono DonnaRacing e alcuni di voi forse seguono già da tempo il mio blog. La prima cosa che devo assolutamente spiegare per chi ancora non mi conoscesse è che DonnaRacing è un vocabolo anglo-romagnolo, quindi si pronuncia così come si scrive facendo attenzione a porre l’accento sulla “ci” di Racing! Un soprannome che mi è stato dato qualche anno fa da un amico e che uso da sempre come nickname su ogni social network.
Sono fidanzata da 6 anni con un pilota che seguo sempre in ogni avventura, ed è soprattutto grazie a lui se ho potuto vivere in prima persona le grandi esperienze che racconto sul mio blog. Giusto per darvi un’idea, ho respirato l’aria del Manx Grand Prix nel 2015 e 2010, sulla magica Isola di Man. Nel 2015 ho vissuto anche la Southern 100, sempre sull’Isola della Trinaclia. Ho ammirato la folle partenza dell’Ulster Grand Prix nel 2014, che per sfondo ha la bellissima scogliera dell’Irlanda del Nord.
Poi ho girato un po’ dappertutto in Italia, tra Misano, Mugello e gli altri circuiti nostrani. Passando dal CIV all’ Alpe Adria, compresa qualche digressione Road Race nel CIVS, il Campionato Italiano Velocità Salita. Senza dimenticare la Mototemporada e tanti altri trofei. Adoro tutto ciò che è adrenalina e profuma di benzina. Sono una fan sfegatata di John McGuinness e Michael Dunlop, perché per me i piloti veri non hanno fronzoli ma solo una gran manetta!
Sono felice di annunciarvi che potrete leggermi anche qui su motori.sportreview.it, oltre che sul mio blog ovviamente. Una doppia occasione per parlare di motori, di nuove sfide e raccontare storie incredibili. Il mio primo pezzo lo dedico a lui, il canguro mannaro, il celebre pescatore di Curri Curri: Mr. Casey Stoner.
Nel caldo umido clima malese si sono appena conclusi i test della MotoGP e se il buongiorno si vede dal mattino sarà sicuramente un 2016 esplosivo, non solo dal punto di vista degli pneumatici! In questi ultimi giorni, il grande faro mediatico sembra aver puntato il suo raggio più luminoso su un unico pilota: il nuovo collaudatore Ducati, un certo Casey Stoner.
Casey non guidava una MotoGP da quasi un anno prima di questo test, e non saliva su una moto da corsa da sei mesi, dall’incidente alla 8 ore di Suzuka. Quindi perché tanta attenzione focalizzata su un pilota collaudatore e nemmeno in forma eccezionale? Facile, perché con Casey Stoner non sai mai quello che puoi aspettarti!
La Ducati ha vinto un unico mondiale nella classe regina, nel 2007, proprio con lui. L’ultimo Gran Premio in cui la rossa di Borgo Panigale si sia piazzata sul gradino più alto del podio è a Phillip Island, nel 2010, ed a guidarla anche allora c’era sempre lui. Non c’è da stupirsi che il 16 dicembre, al meeting Ducati che si svolge annualmente a Bologna, l’australiano sia stato accolto da più di seicento operai ed impiegati Ducati con una sonora standing ovation. In sella alla GP15, la moto dell’anno scorso era di Dovizioso e Iannone, con gomme sconosciute ed elettronica nuova, il ragazzo di Southport il primo giorno stampa un 2.02.01, il secondo giorno un 2.01.10 e il terzo giorno un 2.01.07, prendendosi la quinta piazza nella classifica generale di questi primi test.
In quanti, dopo l’ufficializzazione della notizia che Stoner sarebbe stato collaudatore Ducati, abbiamo iniziato a fantasticare su sue possibili wild card? Mordendomi la lingua ho voluto aspettare la fine dei test per esprimere un giudizio il più possibile sensato. A quale conclusione sono arrivata? Io, l’occhio della tigre sotto la visiera, l’ho visto!
L’entusiasmo con cui ha affrontato queste giornate, la sua calma e concentrazione possono solo promettere grandi cose, da uno che è abituato a sorprenderci. Inoltre non bisogna sottovalutare la libertà decisionale che Casey può finalmente gestire. Se non vorrà correre non correrà, se invece vorrà fare qualche wild card, la farà e la Ducati sarà con lui. I due Andrea sicuramente non la penseranno come me e vedranno in Stoner una new entry molto scomoda, ma non dimentichiamoci che stiamo parlando di professionisti e pure ben pagati. Tutti sappiamo che la differenza tra un amatore ed un professionista sta proprio nella capacità di rendere al meglio sotto pressione propria di questi ultimi. Quindi spero davvero che la presenza di Casey non abbatta ma stimoli e sproni al massimo i due piloti ufficiali.
Il binomio Stoner – Ducati emoziona e mette tutti d’accordo. Il fascino romantico di una Ducati vincente ci riporta ai tempi di Falappa, Bayliss, Fogarty e Capirossi. Dite che sono strana a pensarla così? Io non credo! Il fatto è che noi romantici rivogliamo solo quello che abbiamo perso in questi ultimi anni: le emozioni vere del vero motociclismo.
Noi siamo prontissimi per una nuova entusiasmante stagione e voi? Buona lettura e gas a martello, sempre!