Superbike
Superbike, Kawasaki regina dei test a Jerez
Terminati i due giorni di test SBK a Jerez. La Ducati è sempre più vicina con Giugliano secondo e Davies terzo, mentre Rea si nasconde e non tenta mai il time attack
Jan Witteven l’aveva detto e non si può dire che l’olandese non abbia naso. La Kawasaki in questi test di Jerez ha dimostrato di essere ancora il riferimento. Ha omologato la nuova versione della ZX-10r e sembra determinata ad allungare la striscia vincente inaugurata da Sykes nel 2013 e portata avanti da Rea nel 2015. Il team manager Guim Roda può dirsi pienamente soddisfatto del lavoro svolto dai due piloti britannici, che si divertono a bastonare tutti gli avversari ogni volta che c’è da prendere in mano il cronometro.
Nella prima giornata Sykes ha segnato il miglior tempo di sessione approfittando della pista che si è asciugata solo nel finale di giornata ed ha replicato nella seconda, mettendo in chiaro che quando si parla di velocità sul giro singolo bisogna continuare a fare i conti con lui. Il fresco campione del mondo Johnny Rea ha badato a migliorare il proprio feeling con la moto, senza puntare a rilievi cronometrici da primato. L’inglese non ha nulla da dimostrare, avendo letteralmente dominato la scorsa stagione e la sua tranquillità non può che spaventare i rivali, visto che si è accontentato di piazzare la sua moto in settima piazza. Evidentemente Rea è del tutto consapevole del proprio potenziale e non ha sentito il bisogno di mostrarlo agli altri.
Una delle rivali più accreditate per le verdone di Akashi è senza dubbio la Ducati, che continua l’opera di evoluzione della Panigale e ha anche affidato il talento di Davide Giugliano alle cure di Aligi Deganello, vecchia conoscenza del paddock che ha seguito Simoncelli in MotoGP e poi ha portato al titolo Max Biaggi e Sylvain Guintoli con l’Aprilia RSV4.
L’approccio del giovane pilota romano è stato più conservativo che in passato, e nella prima giornata non si è guardato con troppa attenzione al cronometro, pensando piuttosto a ricostruire il feeling con una moto che nel 2015 ha regalato due bruttissimi infortuni a Giugliano. Visti i sorrisi a fine giornata, evidentemente la cura Deganello inizia a regalare i primi frutti e il feeling è stato sufficiente a compiere il time attack alla fine della seconda giornata, portando Giugliano subito alle spalle del britannico Sykes.
Il gallese Chaz Davies si è confermato subito al top, riuscendo ad infilare la propria moto al secondo posto nei tempi della prima giornata, subito alle spalle della verdona di Akashi e nella seconda giornata ha completato il podio virtuale, staccando un ottimo riferimento cronometrico a meno di un decimo da quello del compagno di team. Con questa prova di forza, il duo Ducati si candida al ruolo di grande sfidante per l’armata verde nella prossima stagione.
Ottime news provengono dal fronte Honda. La CBR è davvero ai limiti per ottenere licenza ASI, ma si batte ancora come una vecchia leonessa e la coppia di piloti Hayden e Van Der Mark sembra davvero un tandem ben assortito. Hayden è stato a ridosso dei primissimi nella prima giornata, occupando la quarta posizione virtuale e dimostrando ancora una volta di trovarsi a suo agio in sella alla SBK di Tokyo. Performance confermata nella seconda giornata, con Hayden che ha piazzato la sua moto appena dietro le moto di Borgo Panigale, in quarta piazza. Alle sue spalle l’olandese Van Der Mark, che sembra maturato e non ha commesso errori gravi durante la due giorni. La moto ha sicuramente i suoi anni, ma sembra che il feeling con l’elettronica sia finalmente buono e le speranze di fare una buona stagione escono rafforzate da questi test.
La Yamaha sta procedendo nello sviluppo della R1 che ha dominato la 8 Ore di Suzuka del 2015, e può contare su una coppia di piloti assortita benissimo. Guintoli rappresenta l’esperienza e la capacità di raccogliere il massimo potenziale disponibile, mentre Lowes è una grandissima promessa che finalmente potrà esprimersi al top dopo la stagione di esordio in sella alla vetusta Suzuki.
L’ammiraglia di Iwata va fortissimo e sembra sempre più la moto da tenere d’occhio per il futuro. Il team Crescent che ha preso in mano la gestione sportiva in SBK è una compagine competente e seria, e Paul Denning vuole rifarsi dopo anni di promesse non mantenute dai vertici Suzuki. Il duo Yamaha ha chiuso i test occupando l’ottava e la nona piazza, il che non dovrebbe essere nulla di esaltante, eppure bisogna tenere conto che la moto in configurazione WSBK è ai primi passi in pista, e sembra avere un potenziale di sviluppo elevatissimo. Guintoli e Lowes potrebbero aver tenuto il colpo in canna per non mostrare il reale potenziale della moto, consapevoli entrambi di avere una grande chance in questo 2016.
In questa muta di ufficiali si è infilata la Ducati di Xavi Fores, che sulla Panigale del Barni Racing è andato fortissimo piazzandosi spesso in cima alla lista dei tempi e riuscendo a strappare un’ottima sesta piazza alla fine della seconda giornata di test. Fores nel corso della passata stagione ha sostituito l’infortunato Giugliano in varie circostanze, mostrandosi pilota veloce ed affidabile e durante la stagione potrebbe raccogliere parecchie soddisfazioni per il team italiano.
A chiudere la Top Ten troviamo un’altra new entry del WSBK, e cioè quel Josh Brookes che ha vinto il titolo BSB nel 2015 in sella alla Yamaha Milwaukee e che ha portato in pista la BMW per prendere le misure alla nuova cavalcatura. Il team sta prendendo confidenza con la moto tedesca, dopo aver passato un anno a sviluppare l’R1, e visti i risultati dello scorso anno, siamo certi che non ci vorrà molto per vedere il velocissimo Josh dare filo da torcere a fior di ufficiali.
Alle spalle dell’inglese ed appena fuori dalla top ten, la MV Agusta di Leon Camier, che continua lo sviluppo di una moto difficile come la F4. La bellissima moto di Schiranna continua a non riuscire a dimostrare completamente il proprio potenziale, ma la strada intrapresa sembra corretta ed il 2016 sarà senza dubbio l’anno della potenziale svolta visto per le prestazioni della mille varesina.
Ora tocca all’Australia ed alla bellissima Phillip Island, dove tutti i team si ritroveranno per l’ultima tornata di test stagionali, per poi dare il via alle danze con la prima tappa di questo mondiale Superbike che sembra promettere spettacolo a tinte verdi e rosse.