Superbike
Superbike, le pagelle di Imola
La SBK ad Imola è stata di una noia atroce ma guardare quel folle di Chaz Davies che fa a pezzi chiunque osi intralciare le sue traiettorie ha un suo perché. Soprattutto se si corre in Italia e la fabbrica della Ducati è vicinissima
Chaz Davies 10 – Le sue gare dominate stanno iniziando a favorire il fiorire di una nuova figura professionale all’interno del paddock. I suoi avversari si rifugiano impauriti nella clinica mobile, ma non trovando più il Dottor Costa a rassicurarli si rivolgono ad uno psicologo. Il Dottor Tieniaperto cerca di fare il massimo, ma con le sue staccate Chaz annulla i riferimenti dei cartelli, con le sue traiettorie sembra quasi correre su un circuito diverso. E’ responsabile del crollo delle certezze di mezzo paddock e anche la psiche di Giugliano ne sta risentendo.
Leon Camier 9 – Devi per forza premiare questo spilungone inglese con un voto altissimo per quello che sta facendo in pista con la F4. I meccanici per fargli uno scherzo hanno mandato le foto della moto in ASI per l’inscrizione al registro storico. La notizia tragica è che hanno accettato. Ora può anche prendere la F4 per andare a comprare i cornetti fuori dal circuito. Tanto l’assicurazione sono un 150 euro all’anno. L’importante è che tra una colazione e l’altra continui a far volare la moto a ridosso degli ufficialissimi, battendone anche tanti.
Tom Sykes e Johnny Rea 6 – Sufficienza risicata per i due riders Kawasaki, che non sono riusciti neanche ad impensierire Chaz. Se avessero almeno dato vita ad un bel duello in casa ci saremmo divertiti, visto lo sprezzo per la sopravvivenza che hanno più volte palesato. Invece si sono accontentati di fare da vassalli al Re di Imola. Il momento di brivido maggiore del weekend regalato da loro è stato quando gli hanno fatto provare la bici di Cunego e Rea si stava spalmando a terra da fermo perché non riusciva a staccare i piedi dai pedali. In gara Rea ci ha provato giusto un pochino, ma era troppo distratto dai cartelli in giro per la pista con su scritto “Vai CIONNIRIA, sei mitico!”.
Jordi Torres 8 – Lo spagnolo di Althea non perde occasione per dimostrarsi un mattacchione. Gira nel paddock sulla bici con il motore elettrico facendo il pelo a Genesio Bevilacqua manco fosse un’ombrellina. Poi arriva in ritardo al Paddock Show e si lancia sulle spalle dei piloti a bordo palco per fare una foto comica. Per poco non li lancia tutti sulle moto sottostanti il palco. Tutti pensavano fosse un momento goliardico. Invece era l’istinto del killer. Jordi fa ridere solo quando non è in moto, perché quando è sulla sua S1000 diventa una bestia. Di gran lunga il migliore in pista sulla moto bavarese in questo momento.
Davide Giugliano 5 – L’anno scorso torno in sella ad Imola dopo l’’Australia e fece subito la pole. Questa volta ha fatto secondo in griglia e tutti speravano che fosse la volta buone per ritrovarlo al top. Invece in gara gli si è sfilato uno scarico e ha iniziato a esprimersi con vocaboli irripetibili coperti solo dal casino dello scarico rotto. Tutto pronto per gara due, ma gli si è sfilato pure il polso destro e quello non è come le moto che “s’aggiusteno”. Gode ancora dell’amore incondizionato dei top manager Ducati. Certo, nel paddock Gigi Dall’Igna parlava con Melandri, Davide Tardozzi con Sykes e Paolo Ciabatti ha fatto pure due chiacchiere con Camier. Ma si parlava tutti del meteo. Davidone, riavvita il polso oppure bloccalo su ON, che due inglesi in Ducati non si possono proprio vedere.
Ducati 10 – Finalmente hanno capito che contro Rea non bastava una SBK normale ed hanno messo in pista la prima moto bolognese supersonica. Ma sul serio, come avete fatto? Con questa moto si sono spalmati fior di piloti. Ancora oggi ogni volta che cambia il tempo Carlos Checa pensa a tutti voi ed ora avete all’improvviso risolto tutto? Dite la verità, mentre erano distratti nel museo Ducati avete rubato una 998 di Bayliss, di quelle che gli altri davvero sapevano come era fatta solo dietro?
Yamaha 4 – Guintoli che si smonta facendo venire un magone assurdo anche alla celebre casalinga di Voghera che non ha mai un cavolo da fare e si guarda la SP1 in tv. Lowes che pensa di stare ancora su quel paracarro della Gixxer 2015. Ci manca solo Marco Melandri che gira per il paddock col sorriso beffardo stampato in faccia e siamo davvero full. Il rientro di Iwata in SBK è passato dalla fase “siamo fiduciosi, la moto ha potenziale” alla fase “siamo nel casino totale e non sappiamo come uscirne”.
Honda 5 – Ad Assen ci avevano illuso di poter offrire una moto vincente a Van Der Mark e Hayden. Invece hanno dovuto smontare il motore della RCV e sono di nuovo nei casini più totali. Dicono che l’elettronica non sia a posto e che sistemeranno tutto a breve. Nei box giravano ingegneri HRC con degli scatoloni strani e tutti pensavano fosse chissà quale diavoleria. Poi qualcuno si è intrufolato nel box e li ha trovati a giocare alla Playstation invece di lavorare sulla telemetria. Gli scatoloni contenevano le Play. Hayden è una pippa a PES, ma solo perché lui a casa gioca a FIFA 16.
Menzione Speciale
Gianluca Vizziello 10 – Quando devi fare un casino è meglio farlo alla grandissima. Fa una corsa folle di notte per rispondere ad una chiamata che definirla last second non rende l’idea. Si sparaflesha nel box e si infila la prima tuta che gli capita a tiro. Fa tre giri (TRE) e non rientra per 3 decimi nel 107%. Poi lo fanno correre domenica e nel warm-up si piazza anche secondo sul bagnato. Si spegne il semaforo e dopo manco tre giri è già a terra. Ragazzi, questo qui ha regalato emozioni da riempire una stagione e in tutto il weekend avrà fatto si e no 15 giri di pista. Per favore, un applauso per Gianluca. Neanche l’Alan in forma migliore avrebbe offerto un Week End da Leoni di pari livello.