Superbike
Superbike, le pagelle di Magny Cours
Le pagelle del round di Superbike a Magny Cours 2015
Johnny Rea 10 – Quest’uomo è imbarazzante. Non è imbarazzante per sua moglie, perché fa il bravo maritino e la sera butta sempre la spazzatura. Non è imbarazzante per i figli, perché nel giorno dei papà fa sempre una porca figura in classe quando dice che lavoro fa. Non è imbarazzante nemmeno per i genitori, che lo volevano ingegnere e se lo ritrovano rider. E’ invece decisamente imbarazzante per tutti gli altri piloti che dicono di correre nella SBK con lui. Questo qui fa decisamente un altro sport ed è il caso che tutti rivedano i propri orizzonti in pista. Tanto se c’è Rea in pista, quel punticino lontano all’orizzonte è per forza verde. Verde Kawasaki. – Horizon Man
Tom Sykes 8 – Alla vigilia della gara dichiara di non voler ricevere alcun aiuto in pista ed i manager del Team Provec lo prendono alla lettera. Negli ultimi giri di gara 1 i meccanici dai box facevano talmente il tifo per Rea mentre lo raggiungeva in pista che sembrava si stessero giocando il mondiale. Quando Johnny raggiunge Tom lo passa con la delicatezza di un ippopotamo in una cristalleria. La frase ordini di scuderia non sembra far parte del lessico di Rea. No aiuti, no party! – Helpless Man
Chaz Davies 7 – La Ducati del gallese sembra in palla e Chaz non lesina quanto a cattiveria in pista. Solo che in gara 1 fa talmente tanta strada di traverso che si ritrova sui cerchi dopo 12 giri ed arranca fino al traguardo, riuscendo nel miracolo di arrivare quasi sul podio. In gara 2 si decide ad andare più tempo dritto che di traverso e infatti le gomme gli durano ben 16 giri. Fino a quel momento è pure in lotta con Rea, poi il campione del mondo decide di usare tutte le sei marce della Ninja e ciao ciao. Qualcuno gli dica che la gara era di 21 giri. – Travers Man
Sylvain Guintoli 7 – L’aria di casa fa bene al francesino, che dopo essersi spalmato in qualifica rischiando di compromettere tutto, fa una bella gara 1 con la pista bagnata e sale sul podio. Saluta il pubblico in tribuna triturando il motore della sua CBR a fine gara, dimenticandosi che i motori sono contingentati. In gara 2 i meccanici gli montano il motore dello scooter da paddock. Quello elettrico. – Scooter Man
Niccolò Canepa 7 – Il voto è forse alto, ma dobbiamo per forza premiare Niccolò che durante le qualifiche bagnate riesce a conquistare di nuovo la prima fila dopo Jerez. Sul bagnato niente scie, niente aiutini. Solo classe, talento ed attributi d’acciaio. Il ragazzo di Genova abbonda in tutte queste cose e non lo nasconde per nulla! In gara 1 cerca di restare attaccato ai primi, rischiando la pellaccia in ogni singola curva. Poi guarda la foto della fidanzata sulla piastra di sterzo e legge il fumettino: ”Pensa a me, torna intero”. Chiunque avrebbe chiuso il gas e tantissimi avrebbero anche lasciato la moto a bordo pista. – Family Man
Leon Haslam 6 – Sufficienza striminzita guadagnata solo con la Pole di sabato. In gara Leon evapora in entrambe le manches su una moto che in Stock 1000 ha dominato. Il ragazzone inglese deve guadagnarsi un contratto per il 2016, altrimenti con Holly a casa sono volatili per diabetici. – Saturday Man
Kawasaki 10 – Dopo aver vinto il mondiale piloti con Rea e il costruttore con entrambi i piloti, tutti si aspettano che l’obiettivo sia dare un aiutino a Sykes per arrivare secondo nel mondiale e completare una stagione fantascientifica. Invece in Kawasaki se ne fregano altamente del pilota che ha restituito il mondiale ad Akashi nel 2013 e danno il via libera a Rea per continuare a bastonarlo bellamente in pista. – Sprezzanti
Ducati 9 – La Panigale adesso va veramente forte, infatti c’è la fila per usarla in gara. Questa volta tra Pirro, Scassa e Fores vince l’aretino, che dopo due vite senza gare in pista non sfigura per niente. Fores si è messo a piangere nei box perché voleva fare un giro anche lui e gli hanno promesso che avrebbe corso in Qatar. – Montagne Rosse
Aprilia 5 – Hanno probabilmente la migliore moto in pista, con la ciclistica più a punto e uno dei motori più potenti. Eppure collezionano pessime figure ad ogni weekend perché non smettono di fare aperitivi altamente alcolici prima delle riunioni strategiche. Dopo l’ultima, hanno richiamato in pista Biaggi per il Qatar, perché se non vincono almeno un’altra manche quest’anno niente premio produzione e il Corsaro è la loro ultima speranza. Devono recuperare lucidità e convincersi di avere una grande moto per la SBK. – Insicuri
Menzione Speciale
Lorenzo Savadori 10 – Ha rovinato tutti i piani Aprilia Racing per questa stagione, che prevedevano l’abbandono di un progetto vincente in SBK e la distruzione della carriera sportiva di un grande pilota italiano in MotoGP. Lui è riuscito a sfuggire alle somme strategie della Casa di Noale e ha vinto un campionato Stock 1000 con una moto comprata usata su Ebay. Unico pilota Aprilia a vincere qualcosa quest’anno, ha confermato che a Noale riescono a vincere anche quando ce la mettono tutta per non farlo. Condannati a costruire moto vincenti, che destino infame. Non osiamo immaginare la strizza che avrà preso al povero Lorenzo mentre negli ultimi giri ripensava alla caduta a tre curve dal traguardo che l’avrebbe incoronato campione già l’anno scorso. Nonostante il braccino, taglia il traguardo e vince un titolo meritatissimo.