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Suzuki sta preparando il rientro in SBK in grande stile

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L’assenza della Suzuki in SBK sta forse per finire. La presentazione della rinnovata GSX-R ha aperto la strada per il rientro e ci sono già dei nomi in lista: Guintoli e Elias su tutti

Il mondiale SBK offre un panorama assolutamente completo sul meglio della produzione mondiale. Si passa dalle italiane ed esotiche Ducati Panigale, MV F4 ed Aprilia RSV4 alle giapponesi Yamaha R1, Honda CBR e Kawasaki Ninja. C’è ovviamente la teutonica S1000rr, ed è rappresentato il meglio del meglio della produzione in ambito di moto hypersport. Eppure, manca qualcosa, manca una moto ed in particolare una sigla: GSX-R. Quest’insieme di lettere, che potrebbe sembrare un anagramma in pieno stile Spy Story, non è altro che la sigla forse universalmente riconosciuta come matrice di tutte le moto sportive al mondo. La stirpe di Suzuki GSX-R è infatti iniziata nel 1985, e da allora la Casa di Hamamatsu non ha mai smesso di far sognare gli smanettoni di tutto il mondo con le sue moto sportive. Declinata in varie cilindrate, ma versione 1000 ha corso dal 2003 in SBK, passando attraverso il meraviglioso titolo del 2005 targato Troy Corser e l’impresa di Max Biaggi, vincitore al debutto in SBK nel 2007.

Losail 2007 Biaggi

Poi è arrivata la separazione con il Team Crescent che ha sposato la causa Yamaha in SBK e soprattutto la mancanza di aggiornamenti per una moto che era davvero giunta al limite di sviluppo in pista. Ma adesso le cose sono cambiate, e replicando quanto fatto in MotoGP, anche in SBK Suzuki è stata assente per due anni, ma sta preparando il rientro. La GSX-R versione 2017 è una moto completa nuova, modernissima e perfettamente all’altezza di duellare con le rivali di ultima generazione in pista.

Suzuki ha scelto il low profile, decidendo di sviluppare il progetto al meglio prima di sbarcare nuovamente in SBK, e schiera il nuovo modello nel BSB e nel campionato SBK americano, ovvero il MotoAmerica. I risultati sono buoni, soprattutto negli States, con Toni Elias che ha raccolto otto vittorie di tappa su dodici gare corse, dimostrando una superiorità schiacciante di questa coppia. Il pilota, ex di lusso della MotoGP, ha dichiarato che secondo il suo parere questa moto sarebbe pronta per correre nel mondiale SBK, ed il nuovo regolamento che sta tenendo banco in questo periodo potrebbe essere l’occasione perfetta per tornare a sfidare Ducati e le altre nel mondiale.

Con le carte rimescolate, la giovane età del progetto Suzuki potrebbe non essere un grosso ostacolo, permettendo alla GSX-R di trovarsi allo stesso livello delle maggiormente sviluppate rivali in pista. Ci sarebbe da organizzare una squadra che sia all’altezza di supportare un progetto del genere. Suzuki potrebbe pescare in BSB, oppure affidarsi ad un uomo di spessore e mettere assieme una squadra da zero come fece Brivio per la MotoGP. Certo, viene naturale pensare al nome di Francesco Batta, che già una volta ha reso grande questa una GSX-R in SBK, mentre per i piloti sarebbe bello approfittare dell’esperienza di due vecchie volpi come Toni Elias e Sylvain Guintoli, che già in questo 2017 stanno sviluppando la moto nei rispettivi campionati.

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