MotoGP

Test di Jerez congiunti per MotoGP e SBK, il migliore è Iannone

Sul circuito spagnolo MotoGP e derivate di serie provano insieme per l’unica volta durante l’anno. Curiosità per il confronto: Sykes il migliore tra le SBK

Continua la stagione dei test invernali e quelli in programma oggi sul circuito di Jerez sono stati molto particolari, perchè si tratta dell’unica volta durante l’anno in cui MotoGP e SBK si trovano a girare insieme sulla stessa pista, creando così un confronto che seppur privo di reale consistenza è sempre molto interessante da vedere per i vari appassionati. Per quanto riguarda la MotoGP si tratta comunque di test ‘parziali’ nel senso che rispetto alle prove di Valencia non sono presenti tutti i piloti e tutte le case: non partecipa ad esempio la Yamaha, né con il Team Factory né con il Tech 3, e sono rimasti a casa anche i due piloti ufficiali del team Repsol Honda, Marc Marquez e Dani Pedrosa, con la casa dell’ala dorata che vede quindi lo sviluppo della moto portato avanti dal britannico Cal Crutchlow. Buona la prova degli italiani, con Andrea Iannone che, lontano con i pensieri dalle vicende di gossip che lo riguardano, ha mantenuto il miglior tempo fino all’inizio del pomeriggio, prima di venire sopravanzato dal connazionale Andrea Dovizioso, che al rilevamento delle ore 16.00 era balzato al comando della graduatoria. L’alfiere della Suzuki si è riportato però in testa e alla fine il suo parziale di 1:38.280 è stato il più veloce in assoluto della giornata, con 57 millesimi di vantaggio sulla Honda di Crutchlow e poco più di un decimo sulle Ducati di Dovizioso e Lorenzo.

 

Tra le SBK il primo posto è sempre prenotato dalla Kawasaki, in questo caso con Tom Sykes che ha chiuso le prove al 6° posto nella lista complessiva dei tempi; la verdona qui lo scorso anno fece addirittura segnare il miglior tempo assoluto con il fenomenale Jonathan Rea. Il tre volte campione del mondo della categoria, appena nominato Membro dell’Impero Britannico dalla Regina Elisabetta, oggi invece è rimasto lievemente più indietro: da precisare che lui e Sykes hanno girato con i motori limitati secondo le nuove regole volute per livellare i valori, ma non ne hanno risentito molto: il primo dei loro competitor è stato Marco Melandri, staccato di circa 1 secondo dal tempo di Sykes. Il miglior tempo del pilota britannico è stato di 1:38.735, a circa 5 decimi da quello di Iannone. Paura nella parte finale della giornata con un incidente che ha visto protagonista il ducatista Chaz Davies, andato lungo contro le barriere di protezione in curva 1. Dolori al ginocchio per lui, ma le radiografie hanno escluso guai peggiori. La sessione è stata naturalmente interrotta con la bandiera rossa ed è poi ripresa, concludendosi alle 18.15.

In pista tra i piloti MotoGP anche il fratello d’arte Alex Marquez che, sotto gli occhi del 6 volte campione del mondo Marc,  ha guidato la Honda del team Marc VDS vista l’assenza per infortunio di Tom Luthi.

Matteo Senatore

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