Off Road

Tony Cairoli non vince in Indonesia, ma aumenta il vantaggio

Il secondo Gp stagionale MX condizionato dal maltempo. Pioggia e fango hanno reso la pista pianeggiante di Pankgal Pinang un vero inferno di fango

il Mondiale Motocross ritorna in Indonesia dopo ben 20 anni di assenza su un tracciato nuovo sconosciuto per tutti. Nel nord della capitale Jakarta nell’isola di Bagka Island. In questo periodo dell’anno da queste parti si è nel pieno della stagione delle pioggie, e il primo vero avversario per tutti i piloti è stata proprio lei, la pioggia. Una presenza costante che non ha mai abbandonato il paddock. All’inizio del week end del GP erano ben 10 giorni che pioveva con scrosci di pioggia e poi la classica schiarita, rendendo impossibile per il tracciato essere in condizioni ottimali. Questo è stato il debutto nel continente asiatico dopo 20 anni di assenza per il circus mondiale.

Nella MXGP il sabato è stato funestato da pioggia a catinelle tanto da non permettere di disputare le prove cronometrate e la manche di qualifica della Mx2 e Mxgp. I piloti sono riusciti a fare solo un turno di prove libere, che sono servite appena per andare in ordine al cancelletto di partenza, dove il nostro Tony Cairoli aveva il 4° tempo alle spalle di Simpson, Herlings e Febvre. Bravo Alex Lupino, entrato nella Top Ten con l’8° tempo.
Con il circuito ridotto a un pantano parte la prima manche con un sorprendente Hole Shot di Romain Febvre che dura solo però qualche curva. La mandria di acciaio arriva alle spalle del francese con il compagno di squadra di Cairoli, il giovane 26 anni Olandese Gleen Coldenhoff, che va al comando seguito da Hearlings , Desalle, e Gajser. Un pò in difficoltà sul fangone, il nostro Tony Cairoli non rischia nelle fasi iniziali e perde qualche posizione. Subito si cerca di andare davanti per evitare di diventare delle maschere di fango e per i primi 5 giri rimane in testa Coldenhoff, Gajser, Simpson. Desalle perde qualche metro, seguito da Febvre e Cairoli.

Gira veloce e dimostra di trovarsi a suo agio sul fango indonesiano lo scozzese Shaun Simpson, pilota Yamaha, che decide di attaccare in maniera decisa e supera Gajser e Coldenhoff. Questi tre piloti lottano per un paio di giri a muso duro, ma alla fine Simpson riesce a stare davanti, spinge come un matto e riesce ad allungare su Coldenhoff, Desalle Febvre e Gaiser, mentre Cairoli che è un po’ staccato inizia a recuperare terreno.
Le condizioni del tracciato sono proibitive, ci sono sempre più punti critici da affrontare e superare. Lungo il tracciato c’è una zona dove in circa 80 metri ci sono dei solchi e canali che richiedono abilità e colpo d’occhio per scegliere il canale giusto per passare, altrimenti ti pianti con la moto che sprofonda nel solco e rimani bloccato nella stretta, anzi nella morsa di fango. In questo punto del tracciato si fa la gara, e a farne le spese è Max Nagl Husky che rimane bloccato. Tra le vittime illustri in questo tratto micidiale c’è Gajser, e dopo qualche giro tocca anche a Hearlings e Febvre.

Sembra più una prova estrema di Enduro, oppure una gara di resistenza e di sopravvivenza, che una gara di velocità. Alcuni passaggi sono veramente critici si corre in una poltiglia liquida e le lenti a strappo degli occhiali sono già finite.  Il colpo di scena arriva quando mancano 2 giri alla fine, con Simpson a corto di fiato che sbaglia e si pianta nel fangone, ma riesce a ripartire davanti a Coldenhoff e Desalle che raccoglie un convincente 3°posto, salendo al secondo posto in campionato.

Ottimo 4° posto per Tony Cairoli che recupera nel finale dove ha guidato con un buon ritmo guardando a non commettere grossi errori e in ottica di campionato, rimanendo al comando della classifica generale. Il giovane rivale lo sloveno Tim Gajser raccoglie un 7° posto e perde 4 punti nei confronti di Tony, nella classifica di campionato dal secondo posto scende al terzo posto superato dall’esperto Desalle.

Il vincitore, lo scozzese Simpson, specialista dei terreni morbidi dove ha vinto 3 GP in 450 2013 (Lierop) ed altri due GP nel 2015 (Lommel e Assen) tutti sul fondo sabbioso, regala la prima vittoria stagionale di manche e di GP alla Casa dei 3 Diapason la Yamaha.
In seguito il Direttore di Gara dopo aver visionato il tracciato di gara devastato e ridotto a una palude, e aver ascoltato il parere dei piloti, ha deciso di annullare la seconda manche.

Il podio del Gran Premio è quindi formato dall’ordine di arrivo della prima manche, dove il nostro Cairoli sale ancora una volta per ritirare la tabella rossa con ben stampato il suo 222, restando leader del campionato. Prossimo appuntamento, il 19 Marzo Gp di Argentina vi aspetto su Eurosport 2 insieme in diretta per seguire Gara 2 della Mxgp.

Ciao Smanettoni un saluto dal MOMO!

Fabio Momina

Commentatore storico della MXGP. E' stato il primo italiano ad annunciare il 1° titolo mondiale di Tony Cairoli.

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