Off Road
Tony Cairoli è Luke Skywalker: l’ultimo Jedi del Cross
Tony Cairoli domina ad Ottabiano e dimostra di avere davvero dei Superpoteri. Nella giornata perfetta del motociclismo tricolore, Super Tony domina come Valentino
Io sono un rigoroso seguace dell’illuminismo e non credo minimamente agli Oroscopi e alle stelle ma dopo aver assistito ad una serie incredibile di gare perfette dove i nostri piloti dominano conquistando vittorie rocambolesche ed emozionanti, inizio a pensare che in questo 2017 ci sia una rara congiunzione astrale che permette ai piloti azzurri di fare imprese fuori dell’ordinario. Tutto inizia il 4 Giugno al Mugello con la “gara Perfetta” ma prosegue a Barcellona, Assen per poi esplodere ad Ottobiano nel mondiale di Motocross MXGP. Ottobiano nasce da un pasticciaccio tutto Italiano dove i fenomenali ragazzi di Maggiora invece di ricevere onorificenze e riconoscimenti per i milioni spesi a rivitalizzare lo storico impianto di Borgomanero si prendono addirittura un sequestro e grane giudiziarie!
Quindi essendo gli assegnatari del secondo Round Italiano del Mondiale di Motocross decidono di unirsi con l’impianto polivalente di Milano South a Ottobiano per realizzare una importantissima gara del Mondiale di Cross. Nonostante queste premesse, la Gara di Ottobiano Motorsport è diventata un’altra domenica perfetta da iscrivere negli annali delle più belle gare del Cross. Si arriva con un Cairoli in forma stratosferica leader del Mondiale capace di piegare tutti gli avversari. Dai soliti noti come Paulin, Nagl e Desalle ai giovani leoni come Febvre, Gajser ed Herlings acciaccati da botte rimediate nel tentativo di reggere il passo del Siciliano Volante.
Nonostante il totale e assolutamente incomprensibile silenzio stampa, un pubblico festoso e appassionato riempie tutti i posti disponibili sia il sabato che la domenica. Ed è stato premiato con tre gare magnifiche e perfette come se fossero state scritte da un regista di film gialli. Niente è scontato e fino alla bandiera a scacchi nessuno poteva immaginare chi fosse il vincitore a partire dal sabato dove Cairoli intimidisce tutti vincendo la gara di qualifica dopo un prodigioso recupero di oltre 15 posizioni. Con un caldo tropicale si corre gara uno e solo Herlings e Cairoli riescono a danzare sulla sabbia con un ritmo pazzesco e impossibile da sostenere per gli avversari rimasti annichiliti dal caldo e dalla velocità dei due piloti KTM. Il momento chiave avviene quando i due avversari si fronteggiano con un giro intero quasi affiancato e di sfida, scrutandosi faccia a faccia sui salti fino a quando il nostro Tony innesta il turbo e stacca con facilità un Herlings considerato prima di oggi imbattibile sulla sabbia.
Piegato fisicamente ma soprattutto psicologicamente Herlings lascia andare ad un finale trionfale Tony Cairoli che arriverà solitario e dominatore di questo Mondiale 2107. Dietro ai due maghi della sabbia arrivano Paulin, Febvre e Anstie ma con distacchi davvero imbarazzanti oltre i 35 secondi. In gara due lo stesso copione ma questa volta con un Herlings decisamente più reattivo e determinato a non mollare lo scettro di Re della sabbia. Il duello tra l’italiano e l’olandese infiamma il pubblico con sorpassi e contatti anche duri tra i due che non sono propriamente amiconi anche se compagni di marca.
Poi come in gara uno Cairoli decide di cambiare ritmo e allunga con maggiore facilità sull’avversario che cade di schianto arrivando caracollante e stremato al traguardo dopo addirittura oltre 30 secondi dal nuovo imperatore della sabbia Tony il Magnifico. Quindi finale trionfale con gara perfetta per Tony che non ha sentito la minima pressione per tutto l’assedio del pubblico di casa e ormai comanda la classifica iridata con un vantaggio siderale di 67 punti su Paulin e 70 su Desalle. A otto gare dal termine è troppo presto parlare di titoli e campionati ma è indubitabile che questa stupenda stagione vede un solo protagonista nel leggendario 8 volte campione iridato che dopo due stagioni difficili e dolorose ha cancellato tutto con il suo ritmo e la sua velocità che hanno creato il mito del cross moderno. Peccato che nessun organo di informazione se ne sia accorto.