MotoGP
Tanti auguri Vale! 40 anni di emozioni e trionfi memorabili
Oggi compie gli anni Valentino Rossi, leggenda del Motomondiale, che a 40 anni ancora sogna il decimo titolo della sua carriera
Il 16 febbraio 1979 nasceva Valentino Rossi, da molti riconosciuto come il più grande pilota della storia, vincitore di ben 9 titoli mondiali, secondo solo alla leggenda di Agostini. Sono passati esattamente 40 anni da quel giorno, molti dei quali passati in sella ad una moto, vera passione e vero amore della sua vita, con cui ha fatto sognare milioni di tifosi in Italia e nel mondo, diventando icona di uno sport bellissimo e avvincente.
Il 46, numero ereditato dal padre, è diventato simbolo riconosciuto in ogni dove, avvolto da un alone di leggenda quasi mistico, associato ad imprese memorabili e trionfi destinati a rimanere impressi nella mente di molti. Rossi ha vinto in tutte le classi del Motomondiale: la 125, la 250 e la 500, attuale MotoGP. Dei suoi 383 Gran Premi disputati ne ha vinti ben 115, con 232 podi conquistati e oltre seimila punti accumulati nei suoi anni di gloriosa carriera. Una carriera che tuttavia non può definirsi ancora conclusa per un uomo con il cuore di ragazzo, che corre per divertirsi e confrontarsi con le nuove generazioni, risultando competitivo con i più forti anche alla sua veneranda età. Nella sua testa, c’è ancora un pallino, un obiettivo da raggiungere: quel decimo mondiale che farebbe cifra tonda – e doppia -, sfuggitogli troppe volte nel corso degli anni, tra errori e sfortune.
Nei suoi 25 anni di corse, Valentino ha stupito tutti con prestazioni degne di un vero fuoriclasse delle due ruote. Esordisce nella classe 125 del Motomondiale nel 1996 in sella all’Aprilia e trova pochi mesi più tardi, il 18 agosto, la sua prima storica vittoria sul tracciato di Brno in Repubblica ceca. Il primo titolo mondiale arriva nel 1997, al netto di 11 successi in altrettanti GP. Lo schema si ripete in 250, dopo un secondo posto all’esordio, con il secondo titolo nel 1999. La storia diventa leggenda nel 2001, quando conquista il mondiale in 500, per poi ripetersi in MotoGP dal 2002 al 2005, nel 2008 e nel 2009, anno del suo ultimo trionfo.
Valentino Rossi, in questi anni, ha avuto modo di confrontarsi e battere tutti i rivali incontrati sulla sua strada. I duelli tutti italiani con Biaggi, che a Sky Sport ricordava con una certa nostalgia con queste parole: «Si poteva anche avere una rivalità vera con tutto quello che comportava. Adesso la furbizia la fa da padrona, è una cosa di comodo. Adesso far finta di andare d’accordo con tutti, per molti finisce per essere una maniera di risparmiare del tempo. Oggi una rivalità come quella con Biaggi sarebbe molto più difficile da gestire. Ma mi piaceva di più. Prima era meglio. Non ci dovrebbero essere obblighi. Ci sono quelli per cui hai del rispetto, della simpatia… Va bene, ma gli altri? Quelli con cui proprio non va? Anche no! Non c’è bisogno che andiamo d’accordo con tutti per forza!». E poi i duelli e i duri confronti con gli spagnoli, Sete Gibernau in primis, seguito da Jorge Lorenzo e dal Cabroncito Marc Marquez, che domina il palcoscenico attuale e a soli 25 anni sembra avere tutte le capacità per superare il suo modello giovanile. E come dimenticare la forza dirompente dell’australiano Casey Stoner in sella alla sua Ducati tuttamuscoli e potenza, oppure il compianto Nicky Hayden, capace di soffiargli all’ultimo GP un Mondiale nel 2006 che pareva già in tasca del Dottore? Tutti avversari di enorme livello, tutti campioni assoluti, tutti, in un modo o nell’altro, battuti da quel campione d’epoca che oggi compie 40 anni e che risponde al nome di Valentino Rossi. La leggenda continua.