MotoGP
Valentino Rossi su Marquez: «E’ in testa al mondiale perchè ha limitato i danni»
Secondo Valentino Rossi, il rivale Marc Marquez non si trova in testa al mondiale perchè è il più veloce in pista, ma perchè è il pilota che ha sbagliato meno finora
Quando si corre un campionato come questo, in cui ci sono quattro piloti racchiusi in dieci punti dopo nove gare, è ovvio che la costanza di rendimento sia un elemento fondamentale per delineare un potenziale vincitore. Per Valentino Rossi è proprio questa la caratteristica che ha premiato Marc Marquez consegnandogli la leadership del mondiale. Arrivati al giro di boa, il campione del mondo in carica ha un margine di cinque punti su Maverick Vinales, anche grazie alla vittoria dell’ultimo GP del Sachsenring. Lo spagnolo della Honda ha anche due 0 sul proprio ruolino di marcia, eppure si è dimostrato in grado di massimizzare il risultato quando non ha potuto attaccare. Per Valentino Rossi, la sua capacità di fare punti “pesanti” anche quando non sono perfettamente a posto con la moto è stata determinante: «Marquez è in testa al campionato perchè è quello che ha perso meno punti per strada, diversamente dagli altri. E’ stato in grado di lottare per la vittoria quando ne aveva la possibilità ed ha limitato i danni quando non poteva attaccare. Per questo è leader di campionato».
Quella che potrebbe apparire come una visione semplicistica, racchiude un’analisi molto precisa da parte di Rossi sul mondiale 2017, uno dei più combattuti a cui ha partecipato in vent’anni di carriera: «Tutti i piloti che sono in lotta per il mondiale adesso, corrono allo stesso livello. Non c’è un vero favorito e non escluderei neanche Pedrosa, che non è lontano». La situazione attuale, con tanti piloti in grado di vincere, è nata poco tempo fa, e Valentino Rossi è in grado di individuare quel momento preciso: «Per tanti anni, di preciso fino a Barcellona 2016, erano solo in quattro a poter vincere. Ma adesso la situazione è cambiata e sono in tanti a poterlo fare. Io non credo che sia meglio o peggio, credo che sia solo importante essere lì, lottare per il campionato ed aver vinto una gara. Adesso non so come andrà il resto del campionato, mi piacerebbe vincere a Misano e so di poter essere forte nel trittico asiatico (Sepang, Phillip Island, Motegi – NDR), ma la cosa più importante è arrivare a Brno ed essere competitivi da subito».