MotoGP
Valentino Rossi e quel problema con il Flag-To-Flag
Che Valentino Rossi e il Flag-To-Flag siano compatibili come un maglione di Cashmere e la nostra fresca estate italiana è palese: la rimonta però è stata incredibile
Poteva rientrare prima. Poteva lottare per il podio. Poteva leggere meglio l’asfalto. Valentino Rossi a Brno avrebbe potuto fare tante cose diverse, ma dopo aver clamorosamente toppato il momento giusto per il rientro ai box, ha fatto l’unica cosa davvero corretta: una rimonta clamorosa! Il Gran Premio di Brno sembrava alla vigilia letteralmente assegnato di diritto a Marc Marquez. Il test con la Honda di luglio aveva messo il duo HRC su un livello davvero difficile da replicare per chiunque, eppure Valentino in qualifica è riuscito a piazzare la zampata, mettendo la M1 con il 46 sul cupolino in prima fila esattamente al centro tra le due RCV Factory di Marquez e Pedrosa.
Nonostante la prima fila, la decima tappa della stagione è stata letteralmente funestata da una condizione che Valentino sembra soffrire in modo davvero eccessivo, ovvero il Flag-To-Flag. Una situazione che aveva giù rovinato diverse gare di Rossi in passato, come il Sachsenring 2016 o Misano 2015, gare in cui il tempismo scelto per il rientro ai box aveva di fatto condannato il risultato. A Brno però qualcosa è andato in maniera diversa. In questa circostanza, Valentino Rossi si è reso almeno protagonista di un recupero incredibile, che l’ha fatto risalire dalla tredicesima alla quarta posizione alla bandiera a scacchi, appena alle spalle del compagno di team Maverick Vinales.
Valentino Rossi non ha dubbi al riguardo e si è voluto prendere assieme alla sua squadra ogni responsabilità riguardo l’errore: «Di solito il patacca in queste situazioni sono solo io, invece oggi siamo almeno in quattro a condividere le orecchie d’asino! Secondo me c’è stato un problema di comunicazione, non sarebbe giusto dare la colpa all’uno o all’altro. In effetti sarebbero bastati dieci secondi in meno nella comunicazione per rientrare il giro prima». Quando è stato chiesto a Valentino Rossi il motivo del ritardo, la sua risposta tradiscono un buon umore che non è stato scalfito da un risultato non eccezionale ma in ogni caso molto concreto: «La segnalazione è arrivata con un giro di ritardo, si vede che il problema è che in queste situazioni sono sempre primo quando si deve decidere, vado troppo forte sul bagnato! Scherzi a parte c’è stata anche un bel pò di sfortuna».
Quella che potrebbe sembrare solo una battuta, in realtà racchiude una parte di verità. Valentino Rossi era primo a Misano nel 2015 quando non rientrò ai box ed era primo anche al Sachsenring nel 2016, quando ignorò le segnalazioni dai box. L’importante è avere la capacità di migliorare: «In questo tipo di gare non vado forte, non sono proprio il mio punto di forza, ma sono certo che entro fine carriera un podio con il flag-to-flag lo faccio! Un vero peccato, con l’asciutto avrei lottato per il podio, mentre con il bagnato per qualcosa in più. Mi rifarò in Austria, meno male che si corre tra una settimana».
La rimonta fino al quarto posto hanno ridotto a solo dodici punti persi il bilancio di una gara che poteva avere esiti davvero drammatici per la classifica mondiale. Marquez sta tentando una fuga, ma già dalla prossima tappa in Austria si potrà tentare di restituire il colpo. Nel 2016 la Ducati riuscì a dominare, davanti alle due M1 di Lorenzo e Valentino. L’obiettivo per il Red Bull Ring del 2017 è tentare di arginare il potenziale della Desmosedici e cercare di ottenere il massimo per restare in piena lizza per il titolo.