Superbike
Il cannibale Rea torna a vincere a Misano
Jonathan Rea non vinceva da Assen e dopo una serie infinita di podi strappa la vittoria sul tracciato di casa per la Ducati, battendo sul traguardo Tom Sykes. Terzo Van Der Mark. Soffre la Ducati con Davies quarto dopo un grande recupero
Continua il dominio Kawasaki a Misano. Dopo la quinta pole consecutiva su questa pista di Tom Sykes, il testimone della vittoria viene raccolto dal campione del mondo Johnny Rea, che conquista 25 meritati punti. Con i problemi alle loro spalle patiti dalle Ducati, è apparso subito chiaro che la vittoria sarebbe stato un affare privato tra le due Ninja ufficiali del Team Provec gestito da Guim Roda.
I due alfieri della Casa di Akashi non hanno offerto un grande spettacolo, lasciando cristiallizzate le posizioni fino alla bandiera a scacchi. Rea è stato seguito come un’ombra dal compagno Tom Sykes, che sembrava poter attaccare l’irlandese da un momento all’altro. Ma il n°1 del mondiale ha difeso perfettamente la prima posizione, non offrendo alcuno spiraglio a Sykes e staccandolo sul traguardo per meno di un decimo.
La Ducati aveva preparato benissimo questo GP di Misano, con una sessione di test privati e la convinzione di poter replicare quanto fatto ad Imola da parte di Chaz Davies. Le cose purtroppo sono andate in maniera molto diversa, con il gallese colpito in partenza da Xavi Fores, colpevole anche di aver steso Lorenzo Savadori nella stessa manovra alla prima staccata della gara.
Dopo una digressione nella ghiaia, Chaz Davies ha tirato al massimo per recuperare, mettendo in mostra un ritmo da vittoria e facendo solo aumentare il dispiacere per una nitida occasione mancata anche a causa di un pizzico di sfortuna. Il quarto posto non basta ad arginare l’avanzata delle due Kawasaki nel mondiale, che sono sempre più sole al comando.
Anche Davide Giugliano ha raccolto molto meno di quanto poteva, dopo essere incappato in una scivolata mentre seguiva da vicino le due Ninja. Davide stava forzando, ma sembrava in perfetto controllo della situazione. Una chiusura di sterzo l’ha tradito e l’ha costretto a ripartire dal fondo della classifica. In questa gara Giugliano ha indossato un casco per celebrare la memoria del grandissimo Fabrizio Pirovano, ed avrebbe di certo desiderato festeggiare con un podio. Si rifarà nella gara di domani.
La Honda raccoglie un podio insperato con Michael Van Der Mark, mentre Nicky Hayden è caduto nello stesso giro di Giugliano, perdendo la possibilità di un doppio arrivo in top five per la Casa di Tokyo. Grandissimo risultato invece per le BMW di Althea, che arpionano la quinta e sesta piazza con Jordi Torres e Markus Reiterberger. Il tedesco è tornato a segnare punti importanti su un tracciato che ama, mentre lo spagnolo continua a mostrarsi pilota molto concreto e capace di raccogliere sempre il massimo da qualsiasi situazione.
Ottima gara anche quella di Niccolo Canepa, prima Yamaha al traguardo in questa sua wild card in sostituzione di Guintoli. Il pilota di Genova con le sue prestazioni ha dimostrato che la questa R1 ha un potenziale molto elevato e trova probabilmente un imbuto per i risultati nella gestione del team, che spesso si dimostra non ottimale. Lowes ha fatto l’ennesima gara del gambero, retrocedendo progressivamente mentre occupava la quarta piazza alle spalle di Van Der Mark.
Questa prima manche di Misano regala sempre maggiori sicurezze a Jonathan Rea, determinatissimo a ripetersi nel mondiale, che guida dall’alto dei suoi 3128 punti. Tom Sykes dista ben 61 punti, ed è a quota 257. Chaz Davies fa punti importanti, ma con i suoi 244 punti precipita ad un siderale – 74. Per recuperare questo distacco da un Rea in questo stato di forma la Ducati dovrebbe confidare in un mezzo miracolo.