Superbike
WSBK Sepang | Biaggi in seconda fila, Rea solo 7°
Max Biaggi è 4° sulla griglia di partenza. Sykes strappa la pole davanti a Torres e Guintoli
La FP3 di Sepang ha regalato una grandissima soddisfazione all’Aprilia che domina la sessione con le RSV4 davanti a tutti. Dopo il giro più veloce di Biaggi della FP1, confermato nella seconda sessione a causa del maltempo che ha impedito miglioramenti cronometrici, è stato il più giovane del trio di piloti di Noale a stupire, conquistando un fantastico primo posto nella terza sessione di libere. Jordi Torres ha fermato il cronometro in 2.04.356 ed ha messo assieme la bellezza di 36 giri, portando avanti il lavoro di setup che ieri era stato sospeso a causa della pioggia. Lo spagnolo si trova a proprio agio su questo circuito che ha una conformazione tipica dei circuiti F1, con una larghissima carreggiata che permette velocità di percorrenza molto elevate e premia lo stile di Jordi. Alle spalle di Torres c’è Haslam staccato di poco meno di due decimi e determinato a mettere la propria RSV4 davanti a quella di Biaggi. Max non migliora il tempo di venerdì e si dedica alla messa a punto della moto per la gara, martellando un ottimo ritmo e confermando di essere molto agguerrito in vista delle due manche di domani.
Una bellissima sorpresa viene dal francese De Puniet, capace di piazzarsi in quarta posizione e confermare i segni di miglioramento mostrati nelle prove di Laguna Seca. Con questa performance il francese si è guadagnato l’accesso alla SP2 diretto per la prima volta in stagione. L’altro pilota che ha fatto una grande FP3 è stato il francese Guintoli, artigliando una quinta piazza e staccando il giovane compagno di squadra Van Der Mark. Con un ottimo 2.04.8 Sylvain è l’ultimo pilota a scendere sotto il muro del 2.05 guadagnandosi la SP2. Non migliora Davies che è sesto nella combinata ed è Badovini a fare un salto in classifica portandosi al settimo posto assoluto con un ottimo 2.05.009. Seguono le Kawasaki di Rea e Sykes che si limitano a girare in condizioni gara senza forzare. Chiude la top 10 Canepa, capace di entrare in SP2 e girando in 2.05.395.
La SP1 vede dunque in pista alcuni esclusi eccellenti come Van Der Mark e Lowes, battuti sonoramente dai propri Team Mate. Ma mentre Alex agguanta l’accesso alla SP2, l’olandese non ci riesce battuto dal nostro Matteo Baiocco con cui ha anche un alterco in pista. La colpa di Matteo, confermata poi dalle parole di Roland Ten Kate, sembra essere quella di aver utilizzato la scia del pilota olandese per batterlo, relegandolo in tredicesima posizione in qualifica. Non ci risulta sia proibito da regolamento, ma prenderle non piace a nessuno.
La Sp2 è purtroppo orfana del nostro Ayrton Badovini vittima di una strana caduta nella Fp4 causata da un malinteso con Matteo Baiocco. Dei controlli medici necessari tengono il biellese lontano dal circuito, sperando possa essere della partita domani, quando in ogni caso partirà dalla tredicesima posizione. Il riferimento velocistico è il 2.03 basso che consegnò la Pole a Guintoli in sella all’Aprilia nel 2014, ma il regolamento leggermente diverso e le minori prestazioni delle moto non dovrebbero permettere ai piloti di abbattere questo limite. Tuttavia la gomma da tempo potrebbe permettere di avvicinare questo riferimento.
Le moto scendono in pista e Torres è il primo a scendere sotto il 2.04 con un bellissimo 2.03.890 seguito da Sykes che infrange Rea, finalmente aggressivo e un Haslam che sembra assolutamente in palla. Biaggi nel frattempo sale in sesta piazza. I piloti montano gomme da gara e riescono a compiere un solo giro veloce a testa prima di dover rientrare, confermando che il circuito malese è estremamente esigente con le coperture.
Davies con gomma da gara non riesce ad essere incisivo ed è il primo a tentare il flying lap con la gomma da tempo. Ma il cambiamento non porta i miglioramenti sperati e Chaz non riesce a piazzare una grande zampata, portando la Panigale in terza piazza ma non riuscendo ad infrangere il muro del 2.04 fermandosi a 2.04.179.
In questa sessione appare chiaro che la gomma morbida non offre il vantaggio di circa un secondo garantito su altri circuiti. Probabilmente dipende dall’asfalto malese combinato alle condizioni meteo, ma le Pirelli Supersoft non riescono ad esprimersi al top in questa SP2.
Tutti i piloti si lanciano per l’ultimo tentativo con gomma morbida sulla scia del britannico Ducati e la prima sorpresa viene a Guintoli capace di stampare un ottimo 2.03.836 e strappare la pole provvisoria a Torres. Il francese dimostra ancora una volta di gradire tantissimo il circuito Malese e consegna questa fantastica performance alla Honda. Ma quando mancano solo un minuto e mezzo alla fine della sessione, fioccano caschi rossi e quasi tutti i piloti si stanno migliorando rendendo accesissime le battute finali della sessione.
Rea sta mettendo assieme i migliori parziali quando compie un errore in ingresso della chicane in salita e scompone la moto, perdendo tutto il vantaggio accumulato e portandosi a +3 decimi rispetto al riferimento del francese. Il britannico tiene il gas aperto ma perde la pedana all’ingresso dell’ultima curva prima del rettilineo e per poco non cade, ricorrendo a tutte le proprie doti di equilibrista. Nonostante questi due errori Rea sale in quinta posizione, ma non abbatte il muro segnando 2.04.207.
A questo punto sono Sykes e Torres a lottare sul filo dei decimi nel tentativo di agguantare la Pole ed il primo a tagliare il traguardo ed issarsi in prima posizione è lo spagnolo con un 2.03.510 che migliora di tre decimi il tempo del francese della Honda.
Una bella sorpresa arriva nel frattempo da Alex Lowes che porta la Suzuki GSX-r del Team Crescent in quarta posizione con un 2.04.018, prestazione incredibile per la moto di Hamamatsu. L’inglese si conferma un grandissimo talento di questa categoria con un cristallino istinto per la velocità. Il biondino inglese è una vera promessa per il futuro della SBK.
La gioia dello spagnolo di casa Aprilia dura però poco, perché il buon Tom Sykes si porta in Pole con un 2.03.240 che avvicina tantissimo il riferimento del 2014 e conferma la Kawasaki come la moto da battere. Il nostro Biaggi non sembra essere in gran forma per tutto il turno, non riuscendo mai a farsi vedere nella parte alta della classifica, ma il Corsaro sorprende tutti proprio nel suo ultimo tentativo. Max segna un 2.03.948 che lo proietta in quarta posizione con un T4 da cineteca. Il Corsaro artiglia questo fantastico risultato proprio alla fine del turno e zittisce chi dubitava che potesse essere in grado di avvicinare la prima fila. Con questa prestazione in qualifica, Biaggi si conferma candidato ad un grande risultato nella giornata di domani. Delude Haslam, solo ottavo alle spalle di Rea. Il leader del Mondiale ha accusato un problema tecnico come comunicato dal Team, probabilmente al freno motore, impedendogli di tenere il passo del compagno Sykes.