Superbike
Yamaha torna in SBK con Guintoli e Lowes
Dopo speculazioni di ogni genere, conferme e smentite a iosa, arriva l’annuncio ufficiale della Yamaha riguardo il suo rientro in forma ufficiale in Superbike con la fiammante R1. Guintoli e Lowes in sella ad una moto sponsorizzata dalla PATA, che lascia Tokyo per Iwata
Da quando sono apparse le prime immagini della R1 edizione 2015 è risultato chiarissimo quali fossero le intenzioni della Yamaha. Una moto tecnologicamente all’avanguardia, spinta da un motore avanzatissimo gestito da un elettronica degna dei migliori film della serie Star Trek.
Superando la scheda tecnica, quello che appare immediatamente palese è il deciso cambio di direzione di Yamaha nel concept della sportiva ammiraglia. La precedente R1 era ormai datata 2009, con un progetto aggiornato di anno in anno, ma pur sempre legato ad impostazioni di quasi un decennio fa. L’ultima nata di Iwata invece si proietta verso il concetto di moto estrema tanto caro alle nostrane Aprilia e Ducati. Probabilmente non sarà la migliore moto con cui andare a comprare il pane, ma si sa che i motociclisti incalliti preferiscono un panino in pista nella pausa tra un turno e l’altro. Ed in questa specifica applicazione l’ultima R1 è semplicemente sublime, come raccontato anche dal nostro Giovanni Di Pillo che l’ha provata per noi.
Associare questa nuova impostazione della ammiraglia di Iwata al campionato SBK è stato semplicissimo e i nostalgici dei bei tempi di Haga e Spies hanno finalmente potuto riaccendere le proprie speranze di vedere una R1 vincere in SBK. La vittoria nella 8 Ore di Suzuka targata Espargarò e Smith, aiutati dal nipponico Nagasuka, ha contribuito ad aumentare le aspettative.
L’uomo incaricato di organizzare questo ritorno in grande stile era Andrea Dosoli e il fatto che il manager italiano avesse lavorato in passato con Melandri in vari team facevano presagire un impegno di Macio in questa nuova avventura. Ma nonostante il rincorrersi di voci riguardo la coppia Melandri-Yamaha, è stato lo stesso manager di Melandri ad annunciare in diretta TV da Jerez che l’accordo era saltato senza apparenti motivi.
La Yamaha ha preferito assicurarsi i servigi del campione del mondo 2014 Sylvain Guintoli, in coppia con l’astro emergente della scuola britannica Alex Lowes. Proprio l’inglese dovrà limitarsi a saltare da una Suzuki GSX-R da museo ad una R1 da fantascienza, poiché il box che gestirà le R1 ufficiali è lo stesso che ha accompagnato l’inglese sulla Suzuki in questo 2015.
E’ caduta infatti sul team Crescent di Paul Denning la scelta riguardo il partner con cui organizzare lo sbarco Yamaha in SBK. Tantissimi hanno associato l’immagine di Denning alla Suzuki, senza sapere che in realtà in UK la Crescent è uno dei più importanti rivenditori di moto provenienti da Iwata, con buona pace dei sostenitori delle Gixxer di Hamamatsu.
Per Guintoli invece si tratterà di abbandonare una CBR vestita come una busta di patatine, per saltare su una R1 altrettanto croccante e fragrante. Lo sponsor PATA infatti seguirà il francese passando dall’essere il partner della Honda Ten Kate nel mondiale all’essere il main sponsor della Crescent Yamaha.
Dietro questo passaggio, in tanti vorrebbero leggere un legame con Valentino Rossi, che può contare sul sostegno di PATA quale sponsor personale. La PATA inoltre segue Valentino in numerose attività della VR46 e questa partnership potrebbe aumentare in futuro. Tuttavia proprio ad Aragon, durante la conferenza stampa del giovedì, Valentino ha smentito la notizia secondo cui sarebbe anche stato designato come tester ufficiale dalla Yamaha per sviluppare la moto in versione WSBK.
Un Valentino divertito, ha negato la notizia, dando però massima disponibilità alla Yamaha per un “aiutino” nello sviluppo della moto. Rossi ha corso venti stagioni nel mondiale, percorso infiniti km in piste di tutto il mondo. Ma dategli un giocattolo nuovo a due ruote e vedrete un ragazzo felice di poter fare ciò che ama di più: emozionarsi in sella ad una moto.